Maigret, Lognon e i gangster

L'aveva capito subito, appena gli avevano passato quella telefonata nel caldo del suo ufficio al Quai des Orfevres, che la scomparsa dello scorbutico ispettore Lognon nascondeva gravi motivazioni. Eppoi chi erano quegli uomini in impermeabile che avevano fatto irruzione nell' appartamento di place Constantin Pecquer, parlando in una lingua sconosciuta e terrorizzando la signora Lognon? Un Maigret raffreddato ed immusonito dalle piovose giornate di novembre parigino, cerca di raccapezzarsi in questo intricato rebus di misteriose scomparse, presunti omicidi ed audaci apparizioni di spietati gangster venuti dall'America. Un indagine molto movimentata per il placido e tenace commissario !

Scritto da Simenon nel periodo che trascorse negli Stati Uniti, questa volta Maigret ha a che fare con alcuni gangster in trasferta a Parigi e il racconto assume le vesti del noir americano. Una variante che forse non appaga noi lettori, che amiamo il nostro commissario quando sprofonda nella realtà parigina e nella provincia francese. Le pagine dedicare all'ispettore Lognon, detto il Lagnoso, per fortuna compensano il tutto e ci strappano un sorriso per l'ironia con la quale l'Autore delinea il personaggio.

Maigret si muove in uno sfondo parigino autunnale per dipanare il groviglio in cui si è venuto a trovare l’ispettore Lognon. Il terreno di manovra è infido e scivoloso: i killer ricercati hanno svolto la loro carriera criminale oltreoceano, dunque di loro il commissario ignora mentalità, metodi e reazioni; inoltre certi messaggi – obliqui e diretti – gli segnalano la pericolosità dell’indagine e il consiglio di lasciar perdere. Diventa perciò prima di tutto una sfida di Maigret per dimostrare che la polizia francese non è da meno di quella americana, e l’azione si sviluppa in una caccia all’uomo senza respiro. Trama movimentata, lettura piacevole.