La trappola di Maigret

L’avvio del racconto è scattante: niente torbide relazioni familiari, pigre chiatte e rimorchiatori sulla Senna o boccali di birra alla Brasserie Dauphine, ma una serrata caccia all’uomo per le vie di Montmartre: un imponente schieramento di agenti coordinati da Maigret bracca un pluriassassino che riesce a sfuggire alle maglie della polizia lasciando però un indizio che sarà rivelatore. Più che in altri gialli, qui il Commissario dovrà esplorare a fondo nella psicologia dei personaggi per ricavare la soluzione. Un racconto che lascia con il fiato sospeso e che perciò si fa leggere intensamente.

Eccezionale.

In questo libro un teso e sfiduciato Maigret dà la caccia senza sosta al maniaco che da sei mesi terrorizza Parigi accoltellando donne tra i vicoli di Montmartre protetto dal buio della notte.Coadivato dal dottor Tissot e dal suo fiuto leggendario modellato dall'esperienza umana riuscirà a stanare il colpevole e ad inchiodarlo.Per riuscirci sarà però costretto ad immergersi fino in fondo in una realtà di malsana e meschina possessività.Il caso Moncin si è posizionato senza difficoltà tra i miei Maigret preferiti per lo scandagliamento che fa della psiche umana senza mai cadere nella banalità e per lo spazio che concede ai vari membri della collaudatissima squadra del commissario Maigret.Senza dubbio una delle indagini più gravose per i nervi del commissario,ma tra le più significative e coinvolgenti per gli affezionati lettori del burbero e massiccio Maigret.