Suite francese

Questo è stato il mio primo romanzo della Nemirovski e da allora ho scelto di non lasciare più l'autrice: spero di leggere tutta la sua bibliografia prima o poi. "Suite francese" si divide in due parti (nel progetto originario cinque) che sono esercizi di stile molto diversi, entrambe impeccabili in tutti i sensi: stilistico e d'argomento. La prima, poi, è un vero gioiellino per la sua estrema particolarità.

Libro incompiuto di grande valore. Irène Némirovsky propone la vastità delle umane pulsioni in un racconto corale dell'esodo da Parigi verso le campagne durante l'occupazione nazista in un susseguirsi frenetico di preparativi, di oggetti accatastati, di scelte e di rimpianti. Diviso in due parti il romanzo di chiude nella stasi dell'occupazione, di ritrovati equilibri, di riflessioni sul concetto di nemico, guerra, pietà.

#libroletto Romanzo storico, che descrive fatti accaduti negli anni 1940-1941, quelli che antecedono i bombardamenti di Parigi, poi quelli della guerra vera e propria dei tedeschi contro i francesi e infine quelli dell'occupazione tedesca, nelle campagne francesi, nelle vicinanze di Parigi. Irene scrive usando una prosa leggera, dolce e raffinata facilmente immaginabile... Colma di osservazioni, sensazioni, sentimenti e profumi... Con questa straodinaria prosa la Némirovsky, da più importanza alle persone e loro atteggiamenti, che alla descrizione in sé dei fatti bellici della guerra. Citando la Némirovsky : " La guerra... si sappiamo che cos'è. Ma l'occupazione, in un certo senso, è piú terribile ancora, perché ci si abitua alle persone; si dice: "Dopo tutto sono come noi, e invece nossignore, non è vero. Siamo due specie diverse, inconciliabili, eternamente nemiche"." In questo romanzo, incompiuto, Irene fa "un ritrato spietato della Francia abulica, vinta e occupata.... L'opera un affresco straordinariamente lucido, un'istantanea della Francia e dei francesi, descrivendo: strade dell'esodo, villaggi invasi da donne e bambini stremati e affamati, automobili dei ricchi borghesi stracarichi di mobili, materassi e preziosi ninnoli " e anche innumerevoli personaggi della Parigi dell'esodo, di svariati strati sociali accomunati dalla paura dei bombardamenti: nobili, borghesi, bancari, impiegati, religiosi, operari, contadini, cittadini e campagnoli... L'unica peca è il dovere immaginare altre due parti, leggendo gli appunti della scrittrice e di conseguenza capire fra le righe il suo finale!