Storia universale dell'infamia

Questo volume è leggermente inferiore rispetto a Finzioni dove compare il capolavoro La Biblioteca di Babele o a L’Aleph dove - oltre al racconto omonimo- molto bello è I teologi. Siamo peraltro ancora nel 1935 come edizione di racconti usciti su riviste tra il 1933 e il 34. Ci sono già tuttavia tutti i mondi di Borges: dalla sua America Latina al medio oriente e tutte le epoche, oltre che i personaggi più disparati: dalle piratesse ai futuri papi a Billy the Kid. Già presente allora anche il gioco delle finte bibliografie o delle vere rivisitate. Quindi già intera la poetica dei racconti di Borges che creerà capolavori dopo solo un decennio.

Racconti non per tutti. Libro raffinato, scrittura sapiente ed erudita. Gioco filosofico che manipola paradossi e illusioni. Dalla prima lettura si esce frastornati come da una casa degli specchi. Di Borges è quello che ho preferito perché sembra possedere una forza creativa senza confini e si percepisce con chiarezza l'immenso piacere che prova nel lasciarla libera di andare in tutte le direzioni... D'altra parte é lui stesso ad ammettere che "fra le diverse felicità che può offrire la letteratura la più alta é l'invenzione". Consigliato.

Interessante e piacevole, è uno dei libri migliori per iniziare la lettura di Borges.