I cinocefali

Sicuramente ben scritto, tensione e crescendo come i migliori gialli horror. Interessanti le digressioni sulla storia politico/religiosa della Russia, che serviranno poi a inquadrare il finale. In definitiva, spicca la riflessione sullo scontro tra il Paese moderno e l'arcaica realtà degradata del paesino, ma la storia non si esaurisce in un excursus filosofico e sociologico e non toglie nulla alla trama che rimane avvincente.

E molto interessante lo consiglio vivamente

Aggiungo una considerazione sul sorprendente finale, che ad una analisi superficiale sembrerebbe un tentativo di razionalizzare gli eventi drammatici e fantastici dell'opera, cosa che in genere non apprezzo, ma in questo caso ritengo sia il valore aggiunto del romanzo. Ivanov parla di prodotti culturali potenzialmente pericolosi, fra gli esempi citati menziona l'anello di Sauron di Tolkien, e sul modo in cui in certe condizioni storiche economiche e psicologiche, in determinati soggetti oltremodo ricettivi, che vivono in certi luoghi isolati, disconnessi dalla stessa memoria storica di quel territorio, una vecchia credenza religiosa (San Cristoforo raffigurato con la testa di cane), un pensiero ossessivo, un retaggio culturale o pseudo tale, potrebbero causare negative interferenze psichiche, visioni d'orrore e atti violenti. Una visione originale, un'interpretazione particolare dell'inconscio collettivo junghiano che mi ha fatto riflettere parecchio.