XX

Uno stile semplice, lineare ma molto, molto efficace. Ottimo esordio per questa band!

Molto belle, un'altra musica in grado di essere unica ed attraente.

La ricetta di questi signori: imbastire una labile e duplice linea vocale impastata e mormorante, scandirci sopra i fondamentali ritmici delle prime esperienze elettroniche mischiati con le chitarre morbide dei più languidi "The Cure", tritare sapientemente come spezie proibite gli incontenibili richiami della più godibile e intelligente musica pop, dissimulare con raffinata perizia l'essenza malinconica - costante e prevalente di "This mortal coil", "Cocteau twins" e simili, strizzare tutto il suono ottenuto con un silenziatore che demoltiplica il fragore per potenziare al massimo la conturbante melodia (esemplare: "Crystalized") e per ottenere una formidabile miscela di rediviva "new wave" (naturalmente la classificazione è rievocata a vantaggio dei cultori del genere; in rete se ne trovano di più attuali come "indietronic"). Se poi subite ancora il fascino di certa retorica immaginifica gotica, allora rimarrete incantati dal loro impatto visivo rude, essenziale, retró (tra gli altri, intercettate il video di "Basic space" con immagini di un memorabile Godard: remix imperdibile).