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Anno edizione: 1987
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Copertina: cartonata. Legatura: a colla. Taglio: ingiallito 8804302860 Buono (Good) .
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Negli ambienti del positivismo e scientismo, oramai diventati antifilosofici, la tesi de "il declino nell'uomo" è relativamente valida ed oramai è diventata per una parte della umanità (esigua?) non solo tesi ma evento reale; al contrario negli ambienti antipositivisti è restata sempre solo ipotesi e tema di riflessione non cogente. Dietro la sopravvalutazione del ruolo delle scienze v'è ancora un rischio mortale anche se non per chiunque ed un accadimento che ha già determinato nelle civiltà avanzate ed isolate dalla semplicità naturale una decadenza antropologica. Lo scienziato ed intellettuale che formulò la tesi, appunto Konrad Lorenz, avvertiva del disastro umanitario ma praticamente era ignaro dell'altro destino umano, quello non coinvolto nei pericoli, restando Lorenz troppo pessimista ma soltanto fino quasi ad assurdo completo. Per un certo verso dunque quella decadenza non è fatale per le conseguenze come a taluni potrebbe sembrare; per un altro verso però, non essendone minacciata l'intera umanità e dunque non potendosi avere reazioni antropiche fortissime ed univoche, potrebbe esso essere per la intera parte coinvolta un evento senza rimedio esiziale o letale. Sta di fatto che nel saggio di K. Lorenz non si avverte o non si avverte adeguatamente della parzialità delle considerazioni, che sono troppo ottimiste per chi in pericolo ma non consistenti per altri, che non sono mai stati in pericolo. MAURO PASTORE
E'sempre di grande attualità, tutti dovrebbero leggerlo almeno una volta nella vita. Specialmente i meno acculturati, che avendo una esperienza di vita secondo me maggiore,credo che lo capiscano proprio nel modo in cui l'autore avrebbe voluto che si capisse, quando lo scrisse.
"Il declino dell'uomo" è, a mio parere, la migliore chiave di lettura della nostra civiltà.
Recensioni
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