Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Shopper rossa
Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 9 liste dei desideri
Presunto innocente
Disponibilità immediata
10,00 €
10,00 €
Disp. immediata
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
10,00 € + 6,00 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
ibs
5,50 € Spedizione gratuita
disponibile in 2 giorni lavorativi disponibile in 2 giorni lavorativi
Info
Usato
Cartarum
3,50 € + 4,90 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - In buone condizioni
Cartarum
3,50 € + 4,90 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - In buone condizioni
Cartarum
4,40 € + 4,90 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Ottima condizione
Cartarum
4,40 € + 4,90 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - In buone condizioni
Libreria Max 88
5,00 € + 4,90 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - In buone condizioni
Fahrenheit 451
5,00 € + 5,00 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Ottima condizione
Cartarum
5,30 € + 4,90 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - In buone condizioni
Libro di Faccia
5,50 € + 5,30 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - In buone condizioni
Librightbooks
6,36 € + 5,50 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - In buone condizioni
Memostore
8,90 € + 5,00 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Condizione accettabile
Antica Libreria Srl
8,00 € + 6,00 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - In buone condizioni
16,00 € + 6,00 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - In buone condizioni
Solelibri
5,00 € + 3,80 € Spedizione
disponibile in 1 giorni lavorativi disponibile in 1 giorni lavorativi
Info
Usato Usato - In buone condizioni
Biblioteca di Babele
6,00 € + 5,00 € Spedizione
disponibile in 2 giorni lavorativi disponibile in 2 giorni lavorativi
Info
Usato Usato - In buone condizioni
Libreria Piani
5,00 € + 5,30 € Spedizione
disponibile in 3 giorni lavorativi disponibile in 3 giorni lavorativi
Info
Usato Usato - In buone condizioni
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
10,00 € + 6,00 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
5,50 € Spedizione gratuita
disponibile in 2 giorni lavorativi disponibile in 2 giorni lavorativi
Info
Usato
Cartarum
3,50 € + 4,90 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - In buone condizioni
Cartarum
3,50 € + 4,90 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - In buone condizioni
Cartarum
4,40 € + 4,90 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Ottima condizione
Cartarum
4,40 € + 4,90 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - In buone condizioni
Libreria Max 88
5,00 € + 4,90 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - In buone condizioni
Fahrenheit 451
5,00 € + 5,00 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Ottima condizione
Cartarum
5,30 € + 4,90 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - In buone condizioni
Libro di Faccia
5,50 € + 5,30 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - In buone condizioni
Librightbooks
6,36 € + 5,50 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - In buone condizioni
Memostore
8,90 € + 5,00 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Condizione accettabile
Antica Libreria Srl
8,00 € + 6,00 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - In buone condizioni
16,00 € + 6,00 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - In buone condizioni
Solelibri
5,00 € + 3,80 € Spedizione
disponibile in 1 giorni lavorativi disponibile in 1 giorni lavorativi
Info
Usato Usato - In buone condizioni
Biblioteca di Babele
6,00 € + 5,00 € Spedizione
disponibile in 2 giorni lavorativi disponibile in 2 giorni lavorativi
Info
Usato Usato - In buone condizioni
Libreria Piani
5,00 € + 5,30 € Spedizione
disponibile in 3 giorni lavorativi disponibile in 3 giorni lavorativi
Info
Usato Usato - In buone condizioni
Chiudi
Presunto innocente - Scott Turow - copertina
Presunto innocente - Scott Turow - 2
Presunto innocente - Scott Turow - 3
Presunto innocente - Scott Turow - 4
Chiudi

Promo attive (0)

Chiudi
Presunto innocente

Dettagli

1991
Tascabile
19 febbraio 1991
448 p.
9788804326045

Valutazioni e recensioni

4,13/5
Recensioni: 4/5
(8)
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(5)
4
(1)
3
(0)
2
(2)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

M.T.
Recensioni: 2/5

Dopo aver letto Grisham questo legal-thriller mostra tutte le sue pecche. Innanzitutto si fa una gran fatica a ricordarsi i personaggi chiamati ora col cognome, ora col soprannome ora col nome. E poi tutte quelle minuziose descrizioni degli incontri d'alcova sembrano scadere nella pornografia. Mah! C'è di meglio...

Leggi di più Leggi di meno
stefania
Recensioni: 5/5

il legal thriller più bello mai letto in vita mia. non ho altre parole. non esiste un voto più alto del 5?! meraviglioso!!!

Leggi di più Leggi di meno
Brunaccio81
Recensioni: 5/5

Quando l'ho letto avevo già visto il film, che di per sè mi era piaciuto, il libro è molto più bello. Molto avvincente, scritto benissimo e (per chi non ha mai visto il film) finale altamente imprevedibile. Da leggere.

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi

Recensioni

4,13/5
Recensioni: 4/5
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(5)
4
(1)
3
(0)
2
(2)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Voce della critica


(recensione pubblicata per l'edizione del 1987)
recensione di Gianaria, F. - Mittone, A, L'Indice 1987, n. 9

Annunciato come il best-seller dell'anno, accompagnato da voci entusiastiche, anche in Italia "Presunto innocente" di Scott Turow sbanca le classifiche. Il romanzo poliziesco, pur se saccheggiato, non sente l'usura del tempo. La sua formula, incardinata sul delitto e sull'inchiesta per scoprirlo, ancora una volta vince.
Non basta però la schiera dei fedelissimi per tributare un successo così strepitoso. Perché questo romanzo di uno sconosciuto ha mobilitato tante curiosità? È risposta sufficiente il ritmo serrato di narrazione che impone al lettore tempi accelerati di lettura? A noi pare troppo poco, di fronte a gialli strepitosi rimasti nelle gioie private dei cultori e a pezzi da antologia a nessuno noti. La struttura di "Presunto innocente", del resto, non ha nulla di innovativo, anzi con sapienza sono stati mescolati gli ingredienti nei vari stereotipi.
Innegabile è il tributo alle radici americane, cioè al giallo di azione. I personaggi sono calati nel quadro di ambiente, che dà spessore ed emozione all'atmosfera. Il linguaggio è crudo, talora spietato, la pittura di sesso, sangue e dolori carcerari ha i contorni marcati. La parte centrale del racconto, imperniata sullo svelamento dell'enigma, muta registro. Disseminate le tracce, il dibattimento è l'occasione per analizzarle, ricomporle, smembrarle, sezionarle. L'udienza termina con la conclusione giudiziaria del processo, cioè con la ricomposizione critica degli indizi. Né quest'opera di analisi storica è priva di aspetti psicologici: si potrebbe dire, con A. Christie, che sono le cellule grigie a dirigere gli attori della scena giudiziaria. Ma quante volte l'abbiamo visto nei telefilm di Perry Mason? Anche nel modo di narrare, il romanzo si allinea alla tradizione. Le due tipiche storie del poliziesco, di cui parla Todorov, quella del delitto e quella dell'inchiesta, sono rispettate. Esse si intrecciano con abilità, tinteggiate da flash-back sui rapporti privati tra il protagonista Rusty, vice procuratore distrettuale (cioè il nostro procuratore della repubblica) e l'uccisa, sua collega d'ufficio. Lo stesso Rusty viene incaricato delle indagini, ma presto ne sarà esautorato perché accusato egli stesso dell'omicidio.
I modelli consueti, a ben vedere, dopo le prime battute mostrano qualche incrinatura. L'investigatore iniziale diviene investigato e non ha successori per quel compito. Svanisce così la figura del leader dell'inchiesta, che rappresenta uno dei fondamentali archetipi del poliziesco. Nella parte centrale, dedicata allo svolgimento dell'udienza, il romanzo è corale, le voci da ascoltare si frantumano e nessuna assume funzioni trainanti. Nessuna passività intellettuale verso il protagonista-eroe, unico in grado di scoprire i misteri. Il lettore-spalla, per dirla con Sciascia, viene lasciato solo a decifrare la matassa.
Se davvero dobbiamo cercare una novità che spieghi il successo di vendite e di critica la troviamo nel quadro di ambiente. I riflettori infatti sono accesi dall'autore sul mondo giudiziario, e specificamente sul mondo dei procuratori distrettuali. L'omicidio matura tra giudici, l'imputato è un giudice, l'uccisa è un giudice, il vissuto privato dei giudici è alla ribalta come sfondo del delitto. La secolarizzazione si diffonde anche nelle zone più incontaminate della giustizia (viene a perdere gli ultimi angoli di rispetto e di incontaminazione) che diviene laica fino in fondo. Le maschere sono cadute, gli eroi dimenticati, i buoni assenti, i cattivi abbandonati. Tutti sono uomini, con vizi e virtù, nessuno migliore dell'altro, tutti mediocri, qualunque funzione esercitino. Del resto Turow sottolinea che l'esercizio della giustizia è un dovere che bisogna adempiere, e il giudice "è un burocrate del bene e del male".
Viene così spinto all'estrema conseguenza lo sfondamento compiuto in passato da molti autori, riconoscendo che anche la magistratura ha le sue pecche, non è immune da illeciti, può subire inquinamenti. Il filone da Hammet e Chandler in poi è stato ricco di spunti, ma in "Presunto innocente" si superano i confini: il delitto è comune (omicidio) tra persone (giudici) che sono in ogni caso comuni per debolezza o virtù. E la teorizzazione del disincanto: ancora una volta il giallo è metafora dell'oggi, con i principi in crisi e le persone costrette dalla mediocrità della vita. È corretto quindi che manchi l'investigatore-leader, perché nessuno può impersonarlo.
Carolyn Polhemus è un magistrato intelligente e diligente, una donna che conquista emancipazione in territori non suoi, e forse per questo perde la vita. Nel contempo è ricca di gioielli tintinnanti, di profumo leggero, di camicette di seta, di rossetti scarlatti, di unghie laccate, di seno ampio e di gambe lunghe, e sgomita, arraffa, fa carriera. Larren è il giudice dai capelli bianchi e dalla pelle nera, sorridente e rassicurante, attento ai diritti del cittadino inquisito, duro con le arroganze dell'accusa, ma si vengono a sapere particolari, sul suo passato, poco edificanti. L'avvocato Stern desta ammirazione per la razionalità dell'impegno. La fatica di cercar precedenti utili in grandi biblioteche, il coraggio in udienza, sono doverosamente ricompensati con 25.000 dollari di anticipo; molta eleganza e poco calore, solo molta professionalità. E così via con i poliziotti e i giornalisti. Il narratore-protagonista conosce la realtà e la descrive senza illusioni: troppi reati, nessun sistema sensato per fronteggiarli, brutalità e compromessi, favori politici da ricevere e restituire.
Il romanzo non si esaurisce però in una visione pessimistica del mondo e degli uomini. È sicuramente inquietante e provoca inquietudine perché diffonde anche in uno degli ultimi territori immuni, la giustizia, l'acido crudele del suo realismo. Nel contempo offre, tra le righe, riferimenti rassicuranti. Di fronte alle malattie dei singoli, il sistema politico-sociale, genericamente inteso, resiste. Turow più volte ha ribadito: "Vedo la realtà esattamente come la vede la legge". Ed allora colpe e miserie individuali perdono significato di fronte alla forza della legge. I meccanismi tengono, anche se sono imbrattate le mani che li muovono. Bisogna giudicare, anche se chi giudica è un indegno; se si deve accusare un uomo lo si farà anche se è stato un buon magistrato, se si deve assolvere un imputato lo si farà anche se si libera un colpevole. Il mondo della giustizia e quello della verità sono spesso estranei, ma ciò che conta è rispettare le regole del primo piuttosto che inseguire gli ambigui risvolti del secondo. Anche se il romanzo scorre veloce tra sangue, sesso, piccoli e grandi vizi, raffinate indagini dai risultati incerti e ambiguità irrisolte, esiste e resiste un punto di riferimento: il senso della legalità. Lì il sistema si esalta e produce rifugi a protagonisti e lettori. L'ufficio della Procura è un groviglio di vipere, ma la solidarietà corporativa si spezza non appena su uno dei suoi membri vengono a gravare indizi seri. Rusty diventa un imputato eccellente, i media e interessi particolari lo fanno diventare un capro espiatorio, ma il senso della legalità arresta la spirale.
Al laico sfuggono i dettagli del rito, ma Turow, uomo di legge prima come procuratore ed ora come avvocato, li cita e li scandisce con orgoglio. Balza alla ribalta, con suggestioni e lacune, il metodo accusatorio anglosassone cui la giustizia italiana prossimamente dovrebbe adeguarsi. La lettura del romanzo riserva a questo proposito buoni contributi didattici. E così si nota che l'ufficio dell'accusa è elettivo, che il suo titolare si affatica in campagne elettorali ed in impegni processuali che dovrebbero portarlo alla rielezione. D'altro canto l'azione penale non è obbligatoria, ma facoltativa; per cui il corso dei fascicoli può essere accelerato, rallentato, frenato salvo renderne conto a chi esercita il controllo, e cioè all'elettore.
La fase iniziale dell'inchiesta (quella del procuratore distrettuale) è brevissima e così in pochi mesi il nostro incolpato viene portato al processo. Né l'autore riporta con particolare soddisfazione la celere udienza, perché questa è la regola. Inoltre, e non è senza significato, l'imputato è libero, nonostante l'accusa gravissima di omicidio, in quanto non vi sarebbero ragioni se non punitive per incarcerarlo prima della sentenza. Egli è "presunto innocente", e sempre in questo clima si svolge il processo. Nessuna pressione per pilotare la scelta del giudice dell'udienza, tanto che viene estratto a sorte tra tutti i nominativi disponibili. Le possibili pecche dell'istruttoria hanno la naturale verifica nel dibattimento che è pubblico e tempestivo, ed in cui le parti si trovano su un piano di perfetta parità.
La fase degli interrogatori rappresenta il piatto forte della tradizione: il giudice assiste e calibra le domande delle parti. Queste sottostanno a precise norme, l'inosservanza può condurre alla loro esclusione. Il dibattito è schermaglia, abilità, studio, psicologia, ma soprattutto rispetto delle regole su cui il giudice sorveglia. La capacità sua di controllo è tanto più acuta e smaliziata in quanto ben può provenire dall'avvocatura e conoscere quindi le ragioni interne della difesa. Così come può accadere l'inverso, e il caso dell'autore insegna.
Questo è il patrimonio che sovrasta la volgarità dei fatti oggetto di giudizio e quelli dei protagonisti. Alla fiducia incrollabile per le regole ed il rito si accompagna l'indifferenza per i suoi risultati. L'interesse è accertare se Rusty è colpevole o no, non quello di conoscere chi ha ucciso. E qui nasce l'originale anomalia di questo gran bel romanzo giallo: la giustizia può anche uscire sconfitta perché non scopre il colpevole. Lo scopriranno solo i lettori. Forse.

Leggi di più Leggi di meno

Conosci l'autore

Scott Turow

1949, Chicago

Scott Turow è uno scrittore e avvocato penalista statunitense. Si è laureato all'Amherst College nel 1970. Quell'anno riceve la Edith Mirrielees Fellowship dal centro di scrittura creativa dell'università di Standford. Dal 1972 al 1975 insegna scrittura creativa a Stanford. Nel 1975 entra ad Harvard dove si laurea con lode nel 1978. Dal 1978 al 1986 è stato assistente del procuratore generale a Chicago. È stato uno degli avvocati dell'accusa nella causa contro William J. Scott, accusato di frode fiscale ed è considerato l'inventore del legal thriller. Presunto innocente (1987) lo portò ai vertici delle classifiche di vendita di tutto il mondo. Tra i suoi romanzi: Harvard. Facoltà di legge (1977), L'onere della prova (1990),...

Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore