Festa mobile

Il libro Hemingway che mi è piaciuto di più. Un libro che certo non rientra tra le sue opere più conosciute, ma per me davvero eccezionale. Per tutto il libro si respira esattamente l'atmosfera che l'autore vuole trasmettere, in bilico tra aspettativa e malinconia. Uno spaccato stupende che vede la giovane coppia nella città più amata al mondo, che diventa la vera protagonista del racconto. E ti immagini seduto lì con artisti e scrittori, tra voglia di fama e sogni infranti. Alla fine mi ha quasi commosso, il ritratto della giovane moglie che chiude il libro, così come si chiude l'età dell'innocenza e dell'amore puro. L'ambizione del giovane scrittore, che fino ad allora era stato felice nella piccola stanza mangiando patate con la sua amata, sta per avere il sopravvento e tutto quello che è appartenuto a quell'epoca di gioventù resterà solo un ricordo da rivivere in un futuro che non sarà mai più semplice e speranzoso come quella parte di vita, nemmeno con accanto altre mogli e molto successo.

Hamingway e uno dei suoi grandi temi: la generazione perduta a Parigi.

Ho letto questo libro senza essermi mai approcciata a nessuna opera di Hemingway. Devo dire che si è rivelata una scelta vincente: Festa mobile è una raccolta di scritti giovanili che narra gli anni parigini dello scrittore. Essi rivelano il volto più umano dell'autore, i suoi vizi, i momenti difficili, l'amore per la prima moglie, i rapporti con altri importanti scrittori e in generale con il mondo intellettuale dell'epoca. Un piccolo capolavoro indispensabile per distaccarsi dall'idea stereotipata di Hemingway e imparare, invece, a conoscerlo come essere umano al fine di comprendere al meglio la sua successiva evoluzione stilistica e narrativa.