L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 1991
Anno edizione: 2020
Promo attive (0)
Titolo: LA MORTE IN BANCA - GIUSEPPE PONTIGGIA - MONDADORI - 2003Autore: GIUSEPPE PONTIGGIAEditore: MONDADORIData: 2003 Ottima scelta: questo è un prodotto selezionato per te da ilsognalibro . Normale usura del tempo, copertina come da foto con segni ai bordi, pieghe e sporcata dal tempo; interno con segni, macchie, fioriture, pagine molto ingiallite, pieghe (la foto è parte integrante della descrizione). Proposto ad un prezzo molto interessante. La spedizione che proponiamo è quella raccomandata: sicura, veloce, tracciabile. Contattaci per qualunque informazione, grazie.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Racconto di una sconfortante realtà, più diffusa di quanto non si creda.Piaggerie,servilismi, meschinità, ottusità di impiegati alle prese con lavori spersonalizzanti e ripetitivi. Una vita lavorativa grigia, sempre uguale a sé stessa, che annulla le aspettative di chi aspira a stimolanti gratificazioni professionali.Una pania dalla quale difficilmente ci si libera. Una vera morte civile. Un libro che fa riflettere.
Questa edizione Mondadori contiene, oltre al romanzo breve e ai 5 racconti dell'edizione originale datata 1959, altri 11 racconti scritti da Pontiggia dai primi anni 60 fino al 1985. LA MORTE IN BANCA è la storia semplice, all'apparenza banale, di un giovanissimo studente che per motivi economici accetta l'impiego in un istituto di credito meditando di continuare gli studi di lettere per non rinunciare alla propria vocazione umanistica. L'alienante ripetitività del lavoro e lo sconfortante panorama umano con il quale dovrà misurarsi, lo indurranno lentamente, ad abbandonare ogni aspirazione e ad accettare remissivamente il proprio destino di integrato in un meccanismo perverso che lo vedrà "morire nell'anima" ed adattarsi in maniera quasi inconsapevole ad un futuro diverso da quello che aveva sognato e sperato. Un romanzo in parte autobiografico (Pontiggia si era effettivamente impiegato all'età di 17 anni al Credito Italiano dove era rimasto per 10 anni) scritto con grande misura e con tagliente ironia, che coglie pienamente nel segno nella sua rappresentazione di un universo fatto di squallore, di meschinità, di crollo delle aspettative. Quello della banca (fidatevi di chi lo conosce bene...) Assolutamente imperdibili i successivi 11 racconti. L'autore tratteggia con ironia e con grande acume alcune fra le principali manie e i più ricorrenti loghi comuni dell'uomo contemporaneo. Si parla di matrimonio, di pregiudizi, di convivenza, di vizi. Non mancano amare frecciate al mondo dell'editoria. Sempre senza la volontà di pontificare, ma semplicemente con l'intelligenza di saper offrire dei punti di vista alternativi, arguti, divertenti e con una scrittura assolutamente gradevole e coinvolgente.
Giustamente questo libro parla dei retroscena sconcertanti del mondo della banca, della sua umanità complessa e frustrata. Io lavoro in un'agenzia di una banca dove ci sono 5 cassieri. Essi si dividono tra infartuati, malati di cuore, e sofferenti psichici. Ora tutti sanno che il lavoro di un cassiere è molto stressante e in questo caso pericoloso per la salute. Citiamo, come esempio, qualora fosse necessario, dall'ottimo volume di Giovanni Goisis intitolato "La funzione della banca nella pratica italiana" a pag.738: "i cassieri vanno rimunerati al giusto merito, anche per il non comune sforzo mentale e fisico che sopportano". Naturalmente c'è differenza tra un lavoratore che, privo di libertà, e con famiglia, cede al ricatto e cerca a denti stretti di difendere il suo lavoro per sopravvivere e chi, invece, questo lavoro lo dà. Sembra proprio che i privati possano usufruire anche della licenza di uccidere o di nuocere. Non si capisce perchè chi perpetua costantemente una violenza rimane impunito, mentre chi la subisce e, con violenza si ribella, è condannato.Qualcuno può dire che anche i padroni hanno i loro problemi, le loro grandi responsabilità. Eh sì, anche i ricchi piangono...
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da IBS, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.ibs.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore