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Anno edizione: 2014
Anno edizione: 2004
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Assolutamente da leggere...
non lo sconsiglio, è una lettura alternativa e comunque un pezzo importante della letteratura come simbolo del libertinaggio che ha caratterizzato l'epoca.. a tratti è talmente volgare che si perde un pò il filo della trama, ma non ci lasciamo scoraggiare da questo! in ogni caso, non per tutti, anzi..
Meraviglioso! Sublime! Mitico nel suo paradosso..."Justine" è un romanzo che esalta il libertinaggio del '700, scritto magistralmente in tutti i suoi particolari, il romanzo erotico per eccellenza; un classico che non può mancare nella propria collezione.
Recensioni
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Justine ovvero Le disavventure della virtù (1791) è la prima opera pubblicata da Donatien-Alphonse-François marchese de Sade. Apologia della voluttà del male, esaltazione del connubio tra razionalità autoritaria e sessualità ossessiva, Justine rivela la vocazione "rivoluzionaria" di Sade allo smascheramento, la sua volontà di "dire tutto", che scatena lo straripamento inarrestabile della parola. A lungo trascurato a favore della successiva stesura (quella più lunga e radicale della Nouvelle Justine, alla quale è rimasta legata la fama del "divino marchese", sia che lo si esecrasse come sordido pornografo si ache lo si esaltasse come rivoluzionario del costume), Justine merita di essere valutato per quello che è, indipendentemente da ogni paragone: un romanzo nero, secondo la voga degli anni in cui fu scritto, pervaso da uno humour crudele, da un'ironia ambigua e sfuggente che va inevitabilmente perduta nelle grandi costruzioni delle 120 giornate di Sodoma o della seconda parte della Nouvelle Justine.
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