La magia del lupo. Cronache dell'Era Oscura. Vol. 1

Davvero un ottimo libro, dalla lettura scorrevole e dalla trama appassionante. L’autrice ha fatto davvero un ottimo lavoro nel ricostruire l’ambientazione di un’epoca così straordinaria. Approvo anche lo svolgersi delle vicende, soprattutto il modo in cui Torak trova il Nanuak. Il giovane eroe affronta le avversità con coraggio, intelligenza e forza d’animo, ma solo con l’aiuto dello Spirito del Mondo potrà trionfare. L’unica macchia del libro, diventato ormai un tema ricorrente, visto e rivisto, è la visione negativa che si dà di Hord, il nipote del capo addestrato per sostituirlo fin da piccolo. Solo per questo non metto il punteggio pieno, basta con questo mito “chi è destinato e preparato fin da piccolo ad essere il capo non è adatto allo scopo, perché di solito è il contrario”. Se dovessi classificarlo lo indicherei come fantasy ad ambientazione storica. A parte questa piccola nota personale, è un gran bel libro. Estremamente consigliato.

Bello e ben scritto. Trasporta in modo convincente in un'epoca antica e piena di mistero.

Indubbiamente un gran bel libro. L'autrice è riuscita a creare una storia coinvolgente che si accosta al genere avventuroso, piuttosto che al fantasy vero e proprio. La grande cura dei dettagli poi, dovuti sicuramente a ricerche lunghe e approfondite, rendono assai credibile l'ambientazione, che resta in assoluto l'elemento più riuscito del romanzo. Purtroppo non posso dare voto pieno per qualche punto debole che ho notato qua e là. Innanzitutto l'originalità della storia e dell'ambientazione non la troviamo anche nei personaggi. Renn, all'inizio scontrosa, poi amica fedele; Hord, il futuro capo tribù, aitante, borioso e strafottente, che non sopporta Torak. Sono personaggi che sanno di già visto. Anche lo scontro tra Torak e Hord (il primo un bambino inesperto e impacciato, il secondo descritto come il guerriero migliore dei Corvi) risulta troppo rapido e dal finale improbabile. Per finire, ho trovato la ricerca dei tre Nanuak un po'semplice e lo scontro conclusivo con l'Orso troppo sbrigativo. Difetti su cui si può comunque sorvolare, se nel complesso il romanzo risulta avvincente. Come in questo caso.