Per alleviare insopportabili impulsi

Bei racconti in puro stile ebreo-mewyorkese, ma pensavo meglio.

Non ancora terminato eppure già dall'inizio del primo racconto, l'assassinio dei migliori scrittori ebrei-russi al tempo di Stalin, si capisce che si ha a che fare con uno scrittore straordinario, scrive benissimo, colto ma non troppo erudito, acuto ma non troppo saccente, ironico e grottesco come bisogna quando l'intelligenza è misurata come la sua.

Libro di racconti in cui Englander rende universali vicende squisitamente ebraiche, che spaziano dalla tragedia storica alle quotidianità banale della vita coniugale. La sua scrittura è complessa, matura, irriverente, drammatica e ironica al tempo stesso. ‘Il ventisettesimo Uomo ‘ – racconto che apre il libro – condensa in se tutte le capacità dell’autore di maneggiare il grottesco e il tragico, come ha fatto nel suo magnifico secondo romanzo ‘Il ministero dei Casi Irrisolti’. Da non perdere assolutamente.