La leggenda di Colton H. Bryant

Bellissimo libro. La storia vera e tragica di Colton H. Bryant. Ci si innamora del protagonista e si ride. Non vorremmo che andasse mai via. Vitale, ostinato e innamorato della vita. Una specie di Forrest Gump dagli occhi blu, del west sventrato dai pozzi petroliferi. Lo stile un po' altalenante, a volte troppo denso e come ha scritto qualcuno" a tratti "pretenzioso", ma appunto solo a tratti. Una riflessione sulla tragedia delle morti sul lavoro che ancora accadono troppo spesso anche nel nostro paese.

uno dei migliori romanzi che abbia letto in questi ultimi anni: stile asciutto, descrizioni non banali, una storia vera raccontata con passione. Alcuni passi (sul finire soprattutto) commuovono e testimoniano di una grande capacita nella scrittura.

Una storia vera, una storia di gente semplice dedita all'allevamento e all'agricoltura. Il gas naturale e il petrolio cambiano la vita di una piccola città del Wyoming garantendo occupazione ma al prezzo di molte vite umane, dovuto alle insufficienti misure di sicurezza dei pozzi, e di una bassa qualità della vita dovuta alla durezza delle condizioni abientali e dei turni di lavoro. Questo libro narra la storia di un piccolo grande eroe dei nostri tempi, che fa dell'amicizia, della famiglia, e dell'etica del lavoro ben fatto i motivi fondanti della propria esistenza. Colton non si ribella mai, da piccolo verso altri ragazzi che lo importunano o da grande per le condizioni del suo lavoro. Colton è un ragazzo che "si fa carico" ed è responsabile già a vent'anni. La Fuller , pur non essendo nativa del posto, è molto brava a cogliere l'immediatezza e la spontaneità dei caratteri dei personaggi, con dialoghi e ambientazioni che danno la sensazione della presa diretta, non mediata dall'elaborazione del narratore. Una storia vera da leggere per capire l'America.