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Sinceramente lo stavo leggendo, poi l'ho lasciato per un po', ora l'ho ripreso ed ho la stessa sensazione, NO..non mi piace. Augias non si discute, però qui sicuramente è fuorviante il titolo, non c'è nulla di segreto, il lettore si aspetta ben altro da un titolo del genere riguardante una tematica così importante e divisiva. Poi non mi è piaciuto affatto che l'autore abbia voluto descrivere chiese..quadri..abbia fatto molti riferimenti all'arte..a mio avviso non c'entravano nulla, per carità tutto descritto molto bene, ma in una guida turistica bisogna trovare quelle descrizioni, non su un libro sui segreti dello Stato del Vaticano.
Bellissimo libro. Come tutti i libri di Augias del resto. L'unica cosa che cambierei è il titolo. I "segreti" non c'entrano, ma quello dei titoli che gli editori italiani danno ai loro libri è un problema vecchio come l'editoria italiana.
Augias, con la sua scrittura raffinata e scorrevole, "svela" alcune delle pagine più tristi, e ancora oggi avvolte nel mistero, della storia della Chiesa romana. Si potrebbe obiettare che molte delle vicende narrate in realtà siano ormai patrimonio comune, e che quindi non ci sia nulla per cui gridare allo scandalo, questo in parte è vero, ma continuo a pensare che chiunque abbia il coraggio di mettere a nudo le debolezze, e le vergogne, dello Stato Vaticano - Augias non è il solo - non vada, per partito preso, essere considerato un anticristiano o un anticattolico. La Chiesa, purtroppo, è anche questo, un luogo dove gli intrecci tra potere e denaro, antichi come la Chiesa stessa, contano più della cura delle anime, ma chi ha fede deve saper accogliere le critiche senza, per questo, sentire intaccato il proprio credo. Augias, con questo libro, ha voluto, a mio avviso, essere la coscienza critica di quanti guardano ad una Chiesa senza peccato. Finisco con il voto. Non dò il massimo a questo libro perchè alcune parti le ho trovate noiose, per il semplice fatto che non nutrivo interesse verso l'argomento.
Recensioni
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Dopo aver raccontato i «segreti» di varie metropoli - Parigi (1996), New York (2000), Londra (2003), Roma (2005) -, Corrado Augias torna a deliziare i suoi lettori con le vicende segrete della Città del Vaticano. In queste pagine lo scrittore e giornalista, autore di programmi televisivi, narra le storie più antiche ma anche quelle più vicine a noi della Santa Sede, rivolgendo la sua attenzione ai segreti quasi impenetrabili e gelosamente serbati tra le mura «leonine».
Apre il libro la descrizione della vita di Nerone, con l’assassinio della madre Agrippina e il suicidio del precettore-filosofo Seneca, fino al rogo di Roma del 64, un avvenimento capitale sia nella storia della città sia nella vita dell’imperatore. Come riportato da Tacito negli Annali, Nerone inventò dei colpevoli per il suo folle gesto e punì con torture e persecuzioni coloro che «il volgo chiamava cristiani». Nerone morirà, solo e abbandonato da tutti, mentre il cristianesimo inizierà a diffondersi. Quella fede, nata in terra d’Israele come corrente dell’ebraismo, monoteista, ancora incomprensibile e invisa alla maggioranza dei romani, cominciava a fare proseliti in Occidente.
Fra le storie più recenti, Augias ricostruisce quella del vicecaporale della guardia svizzera Cédric Tornay, accusato del duplice assassinio del colonnello Alois Estermann e di sua moglie Gladys Meza Romero e morto misteriosamente “suicida” la sera del 4 maggio 1998 all’interno delle mura vaticane, a poca distanza dagli alloggi privati del pontefice. Altri capitoli sono dedicati alla misteriosa scomparsa di papa Albino Luciani, Giovanni Paolo I, morto ufficialmente per infarto nel settembre 1978 a soli trentatré giorni dalla sua elezione al soglio di Pietro. Per restare alle vicende più inquietanti del recente passato, vi sono le pagine sulla misteriosa scomparsa di Emanuela Orlandi, svanita nel nulla nel giugno 1983; e quelle dello scandalo Ior negli anni 70 - 80, l’Istituto opere religiose, la banca del Vaticano, con le sue connessioni internazionali e l’inquietante scia di morti.
Augias ci conduce da un personaggio all’altro, in un’infinita galleria di storie che non smette di stupire: dalla donazione di Costantino si passa alle imprese dei papi Celestino V, Bonifacio VIII, Pio XII. Ritroviamo anche le vicende degli artisti che hanno fatto la fortuna e la fama del Vaticano nel mondo: da Bernini e Borromini, rivali e diversi in tutto, al Michelangelo della Cappella Sistina e di San Pietro. Non mancano figure più pittoresche: Marozia, concubina papale, all’origine della leggenda medievale della «papessa» Giovanna; la sua «collega» del Seicento, Olimpia Pamphili, sprezzantemente chiamata dal popolino la «Pimpaccia»; e l’irrequieta e anticonformista regina Cristina, luterana, che lasciò il trono di Svezia per trasferirsi a Roma, alla quale molto si perdonò perché la sua conversione al cattolicesimo sembrava rappresentare una vittoria della Controriforma. Da non perdere anche il capitolo dedicato al tribunale della fede, quella Santa Inquisizione che stilò l’Indice dei libri proibiti nel 1557 che, solamente dal 1998, è stato reso accessibile agli studiosi.
Un libro ricco di curiosità e di spunti, scorrevole e intrigante, a metà tra il saggio e la narrativa storica, nel quale ancora una volta Augias si dimostra un grande “cronista del mistero” del nostro tempo e dell’antichità.
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