L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2013
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Con questo suo libro Odifreddi termina la sua trilogia della "storia della geometria passando per l'arte", dedicandosi a quanto capitato negli ultimi 130 anni o poco più. Devo dire che ho trovato la prima parte del libro, dove si parla di politopi, superfici e teoria dei nodi, inferiore a quello a cui Odifreddi ci aveva abituato negli altri due volumi: la matematica forse è più difficile da visualizzare, e sicuramente la geometria non è il mio forte, ma mi è parso che nemmeno l'autore fosse completamente convinto di quello che stava scrivendo. (Il "completamente" serve a chi spiega per rigirare le cose in un modo totalmente diverso da quello di partenza, per la cronaca). Fortunatamente però il matematico cuneese si riscatta alla grande con la seconda parte, a partire dalle dimensioni frattali per arrivare alle geometrie finite e alla descrizione hilbertiana dei fondamenti della geometria; questi ultimi soprattutto sono presentati in una maniera assolutamente chiara e didattica, senza limitarsi a dire perché ci vogliono tutti quei postulati ma mostrando dove e come Euclide aveva fatto delle supposizioni senza accorgersene e quindi indicarle. Continuo ad avere dei dubbi sull'idea di avvicinare la geometria per mezzo dell'arte, anche se devo ammettere che i vari tipi di prospettiva "sbagliata" abbinati alle trasformazioni affini sono stati un tocco da maestro; come commento finale diciamo che secondo me non è un libro "facile", anche se è molto colorato, ma che può comunque dare delle soddisfazioni a chi è incuriosito dalla geometria e vuole mettersi un po' in gioco. Leggete però prima gli altri due volumi!
Terzo volume dell'opera dedicata alla storia della geometria che, a parer mio, risulta essere il più riuscito della trilogia. A tratti un pò troppo dettagliato su argomenti molto astratti, l'autore espone in maniera assolutamente semplice ed esaustiva concetti matematici complessi che altrimenti non troverebbero modo di essere descritti. I riferimenti alle varie forme d'arte, alla letteratura e alle applicazioni scientifiche rendono la lettura piacevole e appassionante, avvicinando dolcemente il lettore ad una delle discipline più emarginate dal piacere comune.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Odifreddi conclude l’affascinante avventura di illustrare la geometria attraverso l’arte con un’appendice dedicata a mostrare ciò che nel corso dei secoli la geometria ha potuto fare per l’arte, e l’arte per la geometria.
Perché il grido Abbasso Euclide! nel titolo
di un testo divulgativo sulla storia della
geometria?
In primo luogo, perché basta uno sguardo
per accorgersi che si tratta di un libro riccamente
illustrato, che si affida innanzitutto
all’intuizione e alla visualizzazione. Mentre
è sufficiente sfogliare i monumentali Elementi
di Euclide per rendersi conto che il grande
sistematizzatore della geometria greca
usava le figure con parsimonia, e si affidava
quasi soltanto alla formalizzazione e alla
dimostrazione.
E poi, perché il nome di Euclide è legato positivamente
alla geometria classica, chiamata
appunto geometria euclidea, e negativamente
alle geometrie moderna e contemporanea,
chiamate al contrario geometrie non euclidee.
E Piergiorgio Odifreddi, che ha già raccontato
la storia della prima in C’è spazio per
tutti, e della seconda in Una via di fuga, in
questo volume conclude la trilogia del suo
Grande racconto della geometria affrontando
la geometria contemporanea.
Vediamo così scorrere, nei vari capitoli, concetti
e teorie che hanno attratto l’attenzione
dei matematici soltanto a partire dalla fine
dell’Ottocento, e sono poi diventati il fulcro
della matematica del secolo appena trascorso,
ormai completamente svincolata dal retaggio
euclideo: la quarta dimensione, la topologia, i
frattali, le geometrie finite, e la riflessione sui
fondamenti.
Fedele al suo approccio di illustrare la geometria
attraverso l’arte, Odifreddi conclude
questa affascinante avventura con un’appendice
dedicata a mostrare ciò che nel corso dei
secoli la geometria ha potuto fare per l’arte, e
l’arte per la geometria.
Capiremo allora che Abbasso Euclide! è solo
un grido di incitamento ad ampliare e arricchire
i nostri orizzonti. Riformulato in maniera
positiva e costruttiva, invece che negativa
e distruttiva, esso significa in realtà,
molto semplicemente: Viva la geometria! Dunque,
così sia.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da IBS, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.ibs.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore