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Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2012
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Indice
Vol. 1: Il
trono di spade
Vol. 2: Il grande inverno
Vol. 3: Il
regno dei lupi
Vol. 4: La regina dei draghi
Vol. 5:
Tempesta di spade
Vol. 6: I fiumi della guerra
Vol. 7: Il portale delle tenebre
Vol. 8: Il
dominio della regina
Vol. 9: L'ombra della profezia
Vol. 10: I
guerrieri del ghiaccio
Vol. 11: I fuochi di Valyria
Vol. 12: La danza dei draghi
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Può risultare un po' lento ma ciò serve per il libro successivo
Mi spiace proprio dare solo due punti, ma questa parte della storia è proprio statica e a tratti noiosa. Concordo con la recensione precedente che ha indicato Reek come l'unico personaggio interessante, avendo anche Tyrion perso tutto il suo fascino. Inoltre trovo che il tutto si stia troppo trascinando e spero tanto che vengano scritti e pubblicati gli ultimi episodi della saga (in modo che mi tolga il sospetto che neppure Martin sappia dove andare a parare...).
La seconda parte del quinto tomo di Martin purtroppo non riserba colpi di scena interessanti, tutto fila liscio come l'olio e quasi nulla viene smosso. Il grottesco personaggio di Daenerys è ormai ferocemente schematizzato nell'adolescente sbavante che si "preoccupa" del suo popolo, per poi pensare sempre e solo al suo caro Daario. Melisandre come POV non funziona nella maniera più assoluta : i suoi misteri e la sua sfuggente ambiguità devono essere visti ( a mio parere) da altri personaggi, ma assolutamente non dal suo punto di vista. L'inserimento di Quentyn Martell purtroppo si è rivelato abbastanza impalpabile ed insipido, non comportando nessuna variazione significativa nell'economia del gioco del trono. Areo Hotah e Asha Greyjoy non sono personaggi ben approfonditi e che ti fanno affezionare, bensì rimangono ancorati al ruolo di osservatori di eventi importanti. PEccato che perfino Tyrion viene bloccato (nel vero senso della parola) da una story-line ripetitiva e ingolfata di personaggi poco importanti. Gradevole l'unico POV di Arya, mentre Bran potenzialmente può diventare un personaggio che rivelerà numerosi segreti su cui Martin ha fondato l'intera opera. Penso che il personaggio che veramente sostiene questo romanzo sia "Reek", ed è un peccato che Martin lo abbia lasciato in sordina per due interi romanzi. "i fuochi di Valyria" rispecchiano perfettamente l'andamento della saga: lenta discesa senza idee di risoluzione per alcune story-line proposte. Certo, il metodo POV rende sempre scorrevole la lettura; inoltre il lettore si è affezionato a personaggi della saga ed è curioso circa il loro destino, ma francamente si sta tirando la vicenda troppo per le lunghe. In questo modo si perdono i fan, e secondo me Martin dovrebbe accorgersene. Speriamo che chiuda la saga con 7 libri e soprattutto che riesca ad essere rapida negli scriverli: i tempi di uscita dei libri stanno diventando inquietanti.
Recensioni
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