Chi manda le onde

Il mio libro preferito di Fabio Genovesi, che è uno dei miei autori preferiti! I personaggi, sgangherati, così teneri e reali, ci diventano familiari pagina dopo pagina e alla fine è impossibile non fare il tifo per loro o non immedesimarcisi almeno un po'. Tra piccoli e grandi sogni, avventure, cadute e passi falsi ci ritroviamo in una Forte dei Marmi atipica, quella invernale,senza turisti, malinconica come sono un po' tutti i luoghi di villeggiatura fuori stagione. Oltre a Luna, la ragazzina albina, a Zot, bambino di Chernobyl che parla come un libro stampato, e a Sandro, quarantenne inconcludente quanto originale, qui è protagonista il mare, con le sue onde che chissà cosa porteranno a riva...

Vincitore del Premio Strega Giovani 2015, ambientato a Forte dei Marmi, in Versilia. Un romanzo con diversi personaggi e storie che si intrecciano in modo armonioso; storie surreali ma rese normali dall'autenticità dei personaggi. Il mare è il filo conduttore delle vicende, ma anche la montagna è presente a pochi km di distanza. Tra le pagine conoscerete: Zot, un bambino arrivato da Chernobyl; Luna, una bambina albina che va alla ricerca della normalità ed è stanca delle stranezze della sua vita; Sandro, Marino, Rambo tre amici quarantenni che vivono ancora con i rispettivi genitori e cercano di sbarcare il lunario; Luca, fratello di Luna, un adolescente surfista cresciuto troppo in fretta; Ferro, un vecchio bagnino in pensione; infine Serena, la bellissima mamma di Luna e Luca con un passato particolare. Grazie a loro si ride, si piange, ci si diverte e si affronta il dolore, la morte, l'amore, l'abbandono, il pregiudizio, la felicità, la voglia di cambiamento e ci si ritrova alla fine del libro in un batter d'occhio. E' la prima volta che leggo qualcosa di questo autore, ma sono stato rapito da questo romanzo, dalla bellissima copertina e dalle storie che mi hanno avvolto come solo le onde del mare sanno fare.

Un po' strampalato, a tratti confusionario, non mi ha convinta. Decisamente molto meglio Esche vive!