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Racconto intenso ed appassionante scritto dal figlio Oscar sulla vita del padre Paolo Farinetti comandante della banda partigiana "Fratelli Ambrogio" durante la lotta per la liberazione sulle colline nei dintorni della città di Alba in Piemonte. Emerge forte la figura del Comandante Paolo audace, coraggioso e nello stesso tempo riflessivo e profondamente umano. Ancorato a saldi principi a cui farà riferimento ogni sua azione ed ogni scelta, Paolo risulta un raro conoscitore di uomini, sempre al primo posto e più importanti delle cose disposto a preferire i dubbi ed imparare dalle critiche. la frase " La vita è un film a lieto fine basta essere onesti e non mollare mai e' ancora più vera in relazione alle origini poverissime di Paolo ed al successo professionale ottenuto nel dopoguerra come imprenditore, lavorando con caparbietà ed onestà che hanno sempre contraddistinto il protagonista MI fa sempre pensare che questi UOMINI hanno combattuto per il loro ed il nostro futuro quando avevano poco più di 20 anni!!. Nel racconto e' bello intuire come gli insegnamenti di Paolo hanno poi segnato e guidato la vita di Oscar e la riconoscenza del figlio nei confronti del padre e' la logica conseguenza. Lettura caldamente consigliata .
Farinetti ripercorre la storia del padre, il comandante Paolo che, a capo della XXI brigata Matteotti «Fratelli Ambrogio», combatté i nazifascisti sulle colline delle Langhe durante la Resistenza. Quel padre che partigiano lo è stato per tutta la vita. Aveva regole semplici: le persone sono più importanti delle cose, distingui tra il difficile e l'impossibile, non mollare mai. «Mangia con il pane» è il mantra che Oscar si sentiva sempre ripetere dalla nonna paterna Teresa ed è il sunto di una filosofia di vita che attraversa le generazioni della famiglia Farinetti.
Al di là dell'uso, a volte, decisamente sbagliato delle virgole (va bene che ci sono scrittori professionisti che non conoscono la punteggiatura...) e di alcuni concetti inutilmente ripetuti più volte, è un bel libro. Perché appassiona come un romanzo ed educa come la Storia (quella, per dirla con le parole dell'autore, dalla parte dei "giusti"!).
Recensioni
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Mio padre mi diceva sempre: «Ricordati, ragazzo, che le persone sono più importanti delle cose». Oscar Farinetti
Sono passati un paio d’anni dalla Malora, quella narrata da Beppe Fenoglio, quando Oscar Farinetti, ancora ragazzino, coglie il senso della vita attraverso le parole di sua nonna Teresa, contadina scampata alla miseria. Il boom economico degli anni Sessanta è appena iniziato e Alba, insieme a tutti i suoi contadini, sta iniziando a rialzare la testa. Eppure la nonna Teresa non smette di ripetere «Mangia cun el pan!», mangia con il pane!, mentre il giovane ma scaltro Oscar cerca di accaparrarsi piuttosto il companatico. Il pane, per quella cultura contadina, era un dovere, un mezzo per risparmiare su altre vivande più costose.
A distanza di molti anni Oscar Farinetti, imprenditore e fondatore di Eataly, non ha mai cessato di mangiare con il pane, nel senso che non ha mai cessato di pensare agli altri nel momento in cui deve prendere delle decisioni, anzi, negli anni ha scoperto che lo stesso rispetto per il cibo, la natura e le persone che aveva riscontrato in sua nonna Teresa, caratterizza anche l’operato di suo padre, il comandante partigiano Paolo.
È proprio a suo padre e alla sua straordinaria vita che l’autore dedica questo appassionante saggio. Si tratta di un Memoir che ripercorre tutta la vita del giovane Paolo, che poco più che ventenne nel 1943, decide di “salire in montagna” e ribellarsi allo Stato fascista. La parabola del carismatico Paolo, presto diventato comandante della XXI brigata Matteotti “Fratelli Ambrogio”, protagonista di atti di coraggio e umanità, rivive nel racconto appassionato che ne fa il figlio Oscar.
“Le persone sono più importanti delle cose, i dubbi sono meglio delle certezze e le critiche meglio dell’adulazione”, queste le parole e questa la filosofia di vita che percorre tutta l’esistenza della famiglia Farinetti.
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