L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2016
Promo attive (0)
Condizioni del volume: Bel volume davvero. Assolutamente integro senza nessun segno o scritta. Minimi e fisiologici segni del tempo. Da segnalare: piccola sbeccatura nell'angolo basso tra costa e quarta di copertina. Note sul volume: RARO Palermo come Beirut. Bombe, mitra, pistole, un arsenale da guerra per lo scontro tra clan mafiosi che insanguina la città dal 1979 al 1986, con un bilancio terribile: mille morti, 500 vittime per strada, altre 500 rapite e scomparse, lupara bianca. Una "mattanza", mentre il resto d'Italia vive l'allegra frenesia degli anni Ottanta. La "Milano da bere". E la Palermo per morire. L'escalation comincia il 23 aprile 1981, quando viene ucciso Stefano Bontade, "il falce", potente boss di Cosa Nostra. È un omicidio dirompente, che semina il panico nelle file delle più antiche famiglie mafiose, ribaltando gerarchie, alleanze, legami d'affari. Centinaia di altri morti seguiranno. Quasi tutti per mano dei corleonesi di Totò Riina e Bernardo Provenzano e dei loro alleati, i Greco, i Brusca, i Marchese: i boss in ascesa, che tramano, tradiscono, ingannano, uccidono per dominare il campo degli interessi: droga, appalti pubblici, armi, soldi. Tanti soldi. Non è solo una guerra interna alla mafia. Nel mirino dei killer, anche uomini con la schiena dritta al servizio delle istituzioni, come Piersanti Mattarella e Pio La Torre (alfieri del "buon governo" e di una politica efficace e pulita, contrapposta alle collusioni di Vito Ciancimino e alle ambiguità di Salvo Lima), Boris Giuliano, Cesare Terranova, Gaetano Costa, Carlo Alberto dalla Chiesa, Rocco Chinnici, Ninni Cassarà, e altri poliziotti e carabinieri, magistrati, giornalisti, medici, imprenditori che non si sono piegati alle intimidazioni.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Il racconto senza respiro di un testimone privilegiato della "mattanza" palermitana che i corleonesi realizzarono a partire dalla fine degli anni Settanta per arrivare fino alle stragi del 1992/1993. Una nostrana Spoon River dove i «cadaveri eccellenti» sono quelli di Mattarella e La Torre, Giuliano e Terranova, Costa e dalla Chiesa, Chinnici e Cassarà, e dei tanti altri che hanno pagato la loro coerenza con la vita stessa. Furono molte le speranze innescate dall'avvio del primo maxiprocesso fino all'inevitabile presa di coscienza che la repressione non serve, senza la prevenzione e la piena effettività dei diritti sanciti dalla Costituzione.
Antonio Calabrò scrive un libro bellissimo e tristissimo al contempo. Il libro di Calabrò è un eccellente strumento culturale che si pone un ambizioso ed estremamente nobile obiettivo, che non ha nulla da spartire con i pretestuosi obiettivi dei "professionisti dell'antimafia", che si stanno rivelando sotto gli occhi del mondo intero per quello che Leonardo Sciascia aveva già previsto tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '80, e che saggiamente Andrea Camilleri ci ricorda con il suo bellissimo libro "Un onorevole siciliano. Le interrogazioni parlamentari di Leonardo Sciascia" (2009). Calabrò racconta le cose di mafia come stanno e come sono state, ed è destinato a chi ha fame di verità! Non ci sono contorsionismi dialettici o ermeneutici meta-significati. Il libro racconta i fatti come un vero cronista deve saper fare, come il vero giornalista nell'accezione ottocentesca, ma che dovrebbe essere contemporanea, di Joseph Pulitzer. Oggi, scrive Calabrò, la mafia è stata soppiantata interamente dalla 'ndrangheta calabrese che si è fortemente radicata nelle regioni del nord Italia e nei Paesi occidentali molto sviluppati economicamente, dove ripulisce con grossi investimenti "legali" i danari sporchi di sangue ricavati dai centinaia di traffici illeciti che gestisce in tutto il mondo. Ecco perché il libro di Calabrò va letto: per riportare ad una dimensione reale la storia della mafia siciliana, inquinata per anni dai "Signori dell'Antimafia" e dai "Collusi" del P.M. Di Matteo.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da IBS, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.ibs.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore