Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Shopper rossa
La notte dei poeti assassinati. Antisemitismo nella Russia di Stalin - copertina
La notte dei poeti assassinati. Antisemitismo nella Russia di Stalin - copertina
Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 0 liste dei desideri
La notte dei poeti assassinati. Antisemitismo nella Russia di Stalin
Disponibile in 3 giorni lavorativi
39,00 €
39,00 €
Disp. in 3 gg lavorativi
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
L'Odissea Libri e Arte
39,00 € + 5,00 € Spedizione
disponibile in 3 giorni lavorativi disponibile in 3 giorni lavorativi
Info
Usato Usato - Ottima condizione
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
L'Odissea Libri e Arte
39,00 € + 5,00 € Spedizione
disponibile in 3 giorni lavorativi disponibile in 3 giorni lavorativi
Info
Usato Usato - Ottima condizione
Chiudi

Tutti i formati ed edizioni

Chiudi
La notte dei poeti assassinati. Antisemitismo nella Russia di Stalin - copertina
Chiudi

Promo attive (0)

Descrizione


Nel 1952 quindici Ebrei sovietici, appartenenti al Comitato Antifascista Ebraico - un organismo sorto nel 1941 per guadagnare consensi alla lotta contro il nazismo - e fra essi cinque celebri poeti e scrittori, furono falsamente accusati, segretamente processati e condannati per tradimento e spionaggio. Tredici furono giustiziati, uno morì nella prigione dell'ospedale e un altro venne esiliato. Questo straordinario volume costituisce un documento fondamentale per la storia dell'antisemitismo in Europa e per la conoscenza dell'Unione Sovietica negli anni successivi al Secondo conflitto mondiale: la trascrizione di un processo-farsa che fu l'inizio di un'ondata di antisemitismo che minacciò di deportazione tutti gli ebrei sovietici e che fu interrotta solo dalla morte di Stalin.
Leggi di più Leggi di meno

Dettagli

SEI
2009
XXVII-415 p., Brossura
9788805070480

Valutazioni e recensioni

2/5
Recensioni: 2/5
(1)
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(0)
4
(0)
3
(0)
2
(1)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

M.C.
Recensioni: 2/5

Buona e approfondita l'introduzione a cura di J. Rubenstein. Il resto del volume - oltre alla prefazione di F.M. Feltri e a una piccola cronologia - consiste nelle testimonianze degli imputati, non esattamente interessanti e i cui punti salienti sono contenuti nella suddetta introduzione. Do un voto basso anche per i troppi e fastidiosi errori di battitura e per la pessima traslitterazione dei nomi russi

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi

Recensioni

2/5
Recensioni: 2/5
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(0)
4
(0)
3
(0)
2
(1)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Voce della critica

Il meccanismo raccontato è in rapporto con il dispositivo totalitario di matrice stalinista. Quindici cittadini sovietici, già esponenti del Comitato antifascista ebraico, nonché leali comunisti, nel 1952 vengono segretamente processati e condannati per tradimento e spionaggio. Le accuse sono false, le condanne a morte, purtroppo, vere, non meno che la loro materiale esecuzione. Un libro, già editato dalla collana degli "Annali del comunismo"dell'Università di Yale e, con intreccio non casuale, dall'United States Holocaust Memorial Museum, ne raccoglie ora la memoria attraverso la pubblicazione degli atti istruttori e requisitori che portarono alla definitiva e inappellabile sentenza. Si tratta quindi di un testo documentario, reso possibile dall'accesso alle fonti d'archivio, dove sono stati conservati i verbali della kafkiana indagine sull'esistenza di una volontà di tradire, che non solo non c'era mai stata, ma che anche dinanzi al martellante ripetersi delle domande degli inquisitori non riesce a prendere corpo. La dimensione orwelliana traspare infatti a più riprese dagli interrogatori, laddove si giunge a perdere l'idea stessa di una qualche fattispecie di reato, poiché si ha a che fare piuttosto con la riscrittura, in corpore vili, della storia più recente. Testo utile per comprendere il "persecuzionismo" come dottrina e prassi dello stalinismo maturo. Qualche piccola perplessità può invece ingenerare il sottotitolo che, se lasciato a sé, può portare a frettolose conclusioni. Fu questione di antisemitismo? Fu anche antisemitismo, ma non solo. Nella logica tardo-imperiale del georgiano poteva insomma starci, ponderandosi con altre spinte regressive. Su tutto e tutti, un senso di immane tragedia.
Claudio Vercelli

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore