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Anno edizione: 1997
Anno edizione: 2016
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Nella capitale della provincia cinese del Sezuan giungono tre dèi, in pellegrinaggio attraverso il paese alla ricerca di qualche anima buona; e ne trovano una nella prostituta Shen Te, che accorda loro ricovero per la notte. Il compenso per tale atto di bontà è una tonda sommetta, mille dollari d’argento, ossia, per Shen Te, la possibilità di vivere bene. Ma la munifica largizione è accompagnata dal comandamento di contuiunare a praticare la bontà. Fatale errore, insanabile incongruenza! La povera Shen Te si trova subito addosso uno sciame di parassiti e di postulanti, di falsi e veri bisognosi esigenti fino alla ferocia. A complicare la situazione interviene l’amore: Shen Te, non più costretta alla sua antica, vergognosa condizione, può finalmente innamorarsi di un’uomo: il male è che si tratta di un giovane povero, l’avido disoccupato Yang Sun… Emerge in tutta la vicenda l’universale necessità di soffrire e far soffrire: è l’aspetto più affaticante e dramamtico della condizione umana. Gli dèi possono non capacitarsene perché a loro resta sempre una via d’uscita: poco prima che cali il sipario, potranno tornarsene lassù, nella loro beata irrealtà.
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L’anima buona del Sezuan è un’operetta teatrale che Bertolt Brecht scrive tra il 1938 e il 1940 durante l’esilio che Brecht trascorse tra Danimarca e Finlandia. Proprio come la più conosciuta Vita di Galileo Galilei. E tuttavia rimane ingiustamente molto meno nota. Brecht raccoglie in poche pagine un’altra opera d’arte della sua produzione che, come sappiamo, scrive per il teatro ma che, alla lettura, scorre incalzante proprio come un romanzo. Il tema del doppio che attraversa l’operetta di Brecht è certamente un tema fortunato nella letteratura tra 800 e 900 ed, in qualche misura, l’esperienza di Shen Te mi ha riportato alla mente quella narrata da Italo Calvino nel Visconte Dimezzato. Un'opera che tiene incollati, ve lo consiglio veramente.
Esistono altre Shen-te ? Brecht ci pone ancora dinanzi una lezione,uno spunto di riflessione umano. Opera non molto conosciuta,ma degna di essere conosciuta.
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