Dago red

Stupendo, come praticamente tutta la produzione del grande John Fante. Riesci a sentire tutto: odori, volti, suoni, atmosfera, come se fossi presente, come se sedessi fra Jimmy e suo padre in uno dei tanti pranzi a base di ravioli della signora Toscano. Uno stile trascinante, scoppiettante, mai noioso, una scrittura incredibile, un capolavoro di scrittore troppo a lungo dimenticato.

Se è vero che un racconto ferma il tempo e lo sospende per una manciata di istanti, "Dago Red" - libro che raccoglie i migliori racconti scritti da John Fante tra gli anni Trenta e Quaranta - permette di fare un balzo temporale non indifferente, perché ci fa entrare nelle vite della strampalata famiglia Toscana, ci fa accomodare al loro tavolo per degustare oltreoceano i tipici piatti della cucina italiana e per sorseggiare il classico vino rosso rubino tanto amato dai WOP e infine, ci ricorda di come la scrittura è contemporaneamente: passione e redenzione.

Dopo il volume"Le storie di Arturo Bandini" che contiene quattro stupendi romanzi, ho proseguito nella conoscenza di questo strabiliante scrittore, con questa raccolta di racconti, che mi confermano il lusinghiero giudizio che ne ho. Racconti brevi, ma di enorme spessore. Inutile sarebbe raccontarli, solo leggendoli se ne recepisce il valore. Umorismo e commozione emergono da situazioni descritte da uno dei più grandi scrittori del secolo