Invito a nozze

Non all'altezza dei suoi miglior lavori, un buon libro, ma lontano da "Il cuore è un cacciatore solitario", dalla "Ballata del caffè triste".

la scrittura di McCullers in questo romanzo è viscerale, ripetitiva, di una sensibilità rara, poetica, unica. immagini opposte si alternano, ossimori visivi ma anche linguistici, cosícché un'estate luminosissima diventa oscura. il libro ripercorre 4 giorni nella vita di un'adolescente, le gioie (poche) e i dolori (molti) della scalata verso un mondo adulto che in un America sulle onde del razzismo, non offre molte potenzialitá se non per i bianchi ricchi e benestanti. la storia di Frankie, una ragazzina di 12 anni che vuole a tutti i costi far parte del matrimonio del fratello e trasferirsi insieme a lui e alla sposa. accanto a lei ci sono le figure di John Henry, il cugino di 6 anni che appende i disegni in cucina rendendola una piccola mostra d'arte, e Berenice, la donna delle pulizie, di colore, cieca ad un occhio e saggia come poche voci al mondo. un libro che racconta la sofferenza, le cicatrici delle perdite, la dolorosa trasformazione da bambina a adolescente. un mondo tra realtà e illusione dove i desideri non si avverano però fanno crescere.

Avevo aspettative molto alte su questo romanzo, e forse per questo sono rimasta delusa. L'autrice trasmette egregiamente il disagio e il tormento di una tredicenne che non si sente a suo agio nel proprio corpo e nel mondo che la circonda... ma la storia è sconclusionata, gira continuamente su stessa, forse l'intento era quello di ispirare al lettore una sensazione di imprigionamento... Nel complesso mi ha lasciato perplessa.