Racconti di montagna

"Chi degusta i monti fino in fondo con l'anima, coi sensi, con tutto, prova brividi di intenso piacere geologico alla vista ed al contatto di certe pietre, di certe rupi. Dopotutto la roccia cos'è se non carne del mondo, carne cosmica?" Da montanara uè, non leggo mai racconti di montagna; la conosco troppo bene per non incazzarmi di fronte ai frequenti sproloqui di cittadini pseudo amanti della montagna con la puzza sotto il naso, ma questa raccolta mi è stata consigliata da un'amica anobiana e non ho resistito al suo richiamo. Nonostante l'irritante e snob introduzione del curatore che conosco per il mediocre 'Il mangiatore di pietre' - e che, anche in poche righe, non si smentisce - il libro, fortunatamente, racchiude la crema dei racconti di montagna scritti da quelli che li sanno scrivere. Questo è il grande pregio di questo libro, ed è l'unico piccolo pregio, a me pervenuto, del suddetto curatore che li ha scelti.

Tremendo. La maggior parte di questi racconti non c'entra assolutamente nulla con lo spirito della montagna, tranne forse un paio di essi (Hermann Hesse, Bruce Chatwin). Assolutamente sconsigliato.

raccolta interessante e raffinata di rcacconti sulla montagna che, ovviamente, non sono tutti al medesimo livello. Splendidi quelli di Levi, di Hesse e di Kafka, ma comunque tutti di qualità. Da leggere e da gustare insieme a un bicchiere di grappa e davanti al fuoco scoppiettante di un caminetto. Entrerete nella magia della montagna e vi lascerete rapire dalla mutata scansione del suo tempo.