Tutti i figli di Dio danzano

Preferisco il Murakami del romanzo a quello dei racconti brevi, ma io questo autore lo amo e quindi dico che è sempre piacevole leggerlo sia per il suo stile inimitabile (profondo ma leggero) che per la sua capacità narrativa in grado di creare "atmosfera". Sono sei racconti con sei rispettivi protagonisti, accomunati da un senso di solitudine e tutti diretti alla ricerca di qualcosa, dettata dal bisogno di essere amati. Bisogno che nasce dall'abbandono o dall'insoddisfazione, dal non sentirsi apprezzati da chi si ha accanto. Come sempre, Murakami porta i protagonisti - attraverso interazioni con personaggi irreali, improbabili e bizzarri - ad un percorso interiore, fatto di interrogativi, di conflitti e di autoconsapevolezza

Dopo aver letto un buon 80% dell'opera di Murakami si ha una certa familiarità con i suoi personaggi e le sua ambientazioni.... e a me piacciono tanto, quando lo leggo mi sento bene, anche se spesso sono personaggi tristi...

Libro mediocre e senza sale.Composto da 6 racconti in cui il terremoto fa da filo conduttore,ma non esprime appieno la poetica di Murakami.Infatti chi come me ha letto prima di questo libro Norwegian Blues,1Q84 e Nel segno della pecora,non rimane per niente soddisfatto e dopo averlo finito l'unica cosa che può dire è:Tutto qua?.Resta il fatto che ha una lettura scorrevole e molto leggera,quindi è ottimo per leggerlo sotto l'ombrellone a mare,ma dall'autore mi aspetto molto di più.Sufficiente