L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
La lingua che può venire pensata per sé, per tutti, ma anche assieme. Collegamenti di senso e comunicativi. Lo scritto ha più capitoletti che si "bevono" avidamente: Scendere (in politica): nelle suggestioni teologiche; contratto: e la sua funzione mistica addirittura fuori dalla logica della democrazia rappresentativa quale "patto indistruttibile e sacro"; amore: tra atti sovrani e sottani, doni: se da posizioni sociali squilibrate (libertà e necessità?) o con la mano del potere che può fare violenza, del male?; Mantenuti: "Il linguaggio della prostituzione è il segno di interiorizzazione di una realtà constatata o desiderata: la sostituzione dei diritti da una parte dei favori, nelle relazioni umane. DI più: questo linguaggio (..) è il linguaggio dello scherno: io ti mantengo e tu devi vergognarti di fatti mantenere" per cui chi entra "In rapporti di affare o collaborazione con il potente è perciò solo un favorito, un mantenuto"; Italiani: con anti-italiani; Prima Repubblica: formula descrittiva o salvifica? valutativa ed epocale?; Assolutamente: linguaggio dell'esasperazione, un assoluto avverso il relativo che è proprio dei deboli perchè problematico; Fare lavorare-decidere: linguaggio impregnato di aziendalismo e produttivismo dove il mezzo, cioè l'efficienza (fare, lavorare, decidere) da mezzo diventa fine; Le tasche degli italiani: conta il benessere individuale non la redistribuzione equa e solidale; Politicamente corretto: lo è oggi il dileggio, l'aggressione verbale, la volgarità, la semplificazione, la banalizzazione, etc. Ecco che bisogna ritrovare" l'orgoglio di comunicare tra noi parlando diversamente, non conformisticamente, seriamente, dignitosamente, argomentatamente, razionalmente adeguatamente ai fatti".
Ingredienti: una breve rassegna di locuzioni della classe politica, un'analisi critica di parole entrate nel lessico quotidiano, una decina di espressioni (da "scendere in campo" a "le tasche degli italiani") ripulite dal loro significato berlusconiano, l'impegno civile usato come antidoto contro luoghi (e termini) comuni. Consigliato: a chi preferisce i ragionamenti agli slogan, a chi ripulisce le incrostazioni linguistiche con la lucidità della ragione.
Zagrebelsky è uno dei più importanti costituzionalisti viventi, nominato da Oscar Luigi Scalfaro nel 1995 e rimasto in carica fino al 2004, ma è anche uomo di grandissima cultura e di grandissimo acume politico, giuridico e sociologico. Il suo libro andrebbe consigliato, ma che dico?, imposto a tutti coloro che vogliono cimentarsi in politica e a tutti coloro che credono di essere "liberi" nell'espressione delle loro opinioni politiche, non rendendosi conto di essere imbrigliati, meglio, omologati del sentire comune, delle opinioni politiche altrui, dell'orientamento delle coscienze dei potenti, degli atteggiamenti mentali dei capi carismatici che sanno usare la lingua per i loro scopi. Ma qual è il valore della lingua? Zagrebelsky sostiene che la lingua dall'inizio della storia dell'uomo è stata un formidabile strumento di propaganda, di controllo e di dittatura delle masse. I canali utilizzati, diversi e variegati. Oggi i mezzi di comunicazione di massa sono quelli prioritari. Ripetere continuamente ed ossessivamente gli stessi concetti, le stesse parole, gli stessi stereotipi, con colori, ritmi, cadenze ben studiate e progettate, consente di trasferire sentimenti ed opinioni originariamente individuali - del capo - in sentimenti e pensieri collettivi accettati acriticamente, inconsapevolmente e passivamente dalla massa - il popolo. Non fu forse Joseph Paul Goebbels, potente Ministro della Propaganda del Terzo Reich dal '33 al '45 e tra i più influenti gerarchi nazisti, che ideo delle tecniche di propaganda così dirompenti da portare Adolf Hitler al potere in Germania e ad inventarsi il motto "Ripetete una cosa qualsiasi cento, mille, un milione di volte e diventerà verità."?
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da IBS, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.ibs.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore