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Tempo di imparare - Valeria Parrella - copertina
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Tempo di imparare - Valeria Parrella - copertina
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Descrizione


La voce di Valeria Parrella dice il momento in cui la relazione tra ogni genitore e ogni figlio si strappa, il binomio si scompone, e ci si guarda da lontano: per intero.

Fare il nodo ai lacci delle scarpe, colorare dentro i contorni, lavare bene i denti (anche quelli in fondo), salire scale sempre nuove senza stringere per forza il corrimano. E poi: avere lo sguardo lungo, separare l’ansia dal pericolo vero, vincere, perdere, aspettare, agire, confidarsi, farsi valere, rassegnarsi. A dover imparare tutto ciò, in questo romanzo colmo d’energia e dal potere medicamentoso, sono una donna e il suo bambino. Lei ha l’esperienza, mentre lui per capire mira all’essenziale; lei ha occhi pronti a cogliere ogni spigolo, mentre lui da dietro gli occhiali le insegna a leggere il mondo a due dimensioni. Davanti a loro si stagliano tutti gli ostacoli possibili, e per fronteggiarli hanno a disposizione molta paura e altrettante armi. La paura è quella di non farcela, e le armi a ben guardare sono le stesse della letteratura: nominare le cose, percorrerle, trasfigurarle, lasciarle andare. Tenendosi per mano – ma chi reggendo chi è difficile dirlo – si muovono tra fisioterapisti e burocrati, insegnanti e compagni di classe, barcollando o danzando, ma sempre stringendo nel pugno una parola difficile che comincia per «H», e che sembra impossibile far germogliare. Perché se hai tatuato addosso il numero 104 – quello della legge sulla disabilità – e vivi in un mondo «che non ha proprio la forma della promessa», mettere un passo dopo l’altro diventa ogni giorno piú difficile. Ma c’è chi prima di loro e insieme a loro ha solcato lo stesso mare impetuoso, facendosi le stesse domande: «Stiamo tornando indietro o andando avanti? Quando si è in navigazione da tanti anni si perde la rotta». Tempo di imparare è un libro scritto in prima persona, in cui «io» e «tu» diventano un’unica cosa: «irriducibili l’uno all’altro, eppure intercambiabili».
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Dettagli

2014
2 gennaio 2014
130 p., Rilegato
9788806214067

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cristina
Recensioni: 2/5

Non vi riconosco la Parrella delle raccolte di racconti "mosca più balena" e "per grazia ricevuta". L'unico pregio di questo romanzo è la brevità dei capitoletti (dai titoli spesso ermetici o banali) e i tanti spazi bianchi che fanno voltare in fretta le pagine. La prosa troppo elaborata e metaforica, pretenziosa, a volte veramente faticosa persino nell'utilizzo (o non utilizzo della punteggiatura) serve forse a distrarre - ma senza successo - da una trama inesistente. Si tratta di una sorta di monologo interiore, un fluire di pensieri in libertà. Al lettore vien fatto capire poco, e se almeno potesse lasciarsi prendere dalle emozioni e dall'empatia... Invece niente. Il tema della disabilità poi in questo testo lascia davvero il tempo che trova. Letto in tre giorni e già dimenticato. Una gran delusione.

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Giuggiola
Recensioni: 4/5

Libro bello, coinvolgente e commovente. Riesce a darci un'idea di cosa significhi vivere la quotidianità di un figlio disabile, e combattere per lui. Probabilmente ci sono opere che illustrano meglio questa complessa e durissima realtà, ma il libro della Parrella è senz'altro bello e solido, scritto, inoltre, molto bene.

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leonardo de chanaz
Recensioni: 2/5

Un piccolo caleidoscopio della vita di una madre di un bambino autistico. Utile per capire quel che prova una mamma in queste condizioni. Le difficoltà, le soddisfazioni. Spezzoni di un dramma. In altri libri di genitori di figli autistici ho trovato un filo, che qui non c'è. L'esperienza è densa e durissima ma con l'amore si superano le difficoltà. Sono rimasto come uno di fronte a un film che si interrompe senza la fine. Buona la penna, con guizzi e pennellate vivaci.

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Conosci l'autore

Valeria Parrella

1974, Torre del Greco

Scrittrice italiana, si è laureata in Lettere Moderne all'Università di Napoli con una tesi in glottologia. In seguito si è specializzata come interprete della Lingua Italiana dei Segni e ha lavorato all'E.N.S. di Napoli, dove vive.Ha esordito nel 2003 con una raccolta di sei racconti intitolati Mosca più balena edita dalla casa editrice Minimum Fax con la quale ha vinto il Premio Campiello Opera Prima. Diversi racconti della giovane autrice sono apparsi nell'antologia Pensa alla salute pubblicata da l'ancora del mediterraneo nel 2004. Sempre nel 2004 ha pubblicato nell'antologia La qualità dell'aria il suo racconto Verissimo e nel 2005 un'altra raccolta di racconti, Per grazia ricevuta, libro arrivato tra i cinque finalisti al Premio Strega dello stesso...

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