Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 73 liste dei desideri
Roderick Duddle
Disponibilità immediata
20,90 €
-5% 22,00 €
20,90 € 22,00 € -5%
Disp. immediata
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
20,90 € Spedizione gratuita
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
Libreria Bortoloso
22,00 € + 6,30 € Spedizione
disponibile in 3 giorni lavorativi disponibile in 3 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Multiservices
22,00 € + 5,50 € Spedizione
disponibile in 30 giorni lavorativi disponibile in 30 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Firenze Libri
15,00 € + 5,00 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Ottima condizione
Libreria Spalavera
16,50 € + 5,00 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Ottima condizione
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
20,90 € Spedizione gratuita
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
Libreria Bortoloso
22,00 € + 6,30 € Spedizione
disponibile in 3 giorni lavorativi disponibile in 3 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Multiservices
22,00 € + 5,50 € Spedizione
disponibile in 30 giorni lavorativi disponibile in 30 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Firenze Libri
15,00 € + 5,00 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Ottima condizione
Libreria Spalavera
16,50 € + 5,00 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Ottima condizione
Chiudi
Roderick Duddle - Michele Mari - copertina
Chiudi
Roderick Duddle

Descrizione


Con Roderick Duddle Michele Mari ha scritto una storia capace di rifondare a ogni pagina il gesto stesso del narrare: un libro che entra di diritto, e che resterà, nella tradizione del grande romanzo d’avventura.

«Se avesse potuto gettare uno sguardo anche un solo istante nella mente di quell’uomo, Roderick si sarebbe messo a correre via senza fermarsi mai... Ma tu non scapperai, mio lettore, perché sei avido di sapere, perché ti ho scelto fra tanti, e perché, appunto, sei mio». Figlio di una prostituta, Roderick cresce tra furfanti e ubriaconi all’Oca Rossa, fumosa locanda con annesso bordello. Quando la madre muore, il proprietario pensa bene di cacciarlo: quello che entrambi ignorano è che nel destino di Roderick è nascosta un’immensa fortuna, e quel medaglione che porta al collo ne è la prova. Il ragazzino si ritrova alle calcagna una folla di balordi, mentecatti, loschi uomini di legge e amministratori, assassini, suore non proprio convenzionali – ognuno deciso a impadronirsi in un modo o nell’altro di una parte del bottino. E cosí Roderick fugge, per terra e per mare, in un crescendo di imprevisti, omicidi, equivoci e false piste. Roderick Duddle è insieme summa e reinvenzione del percorso letterario di Michele Mari: guardando a Dickens e Stevenson, mai cosí amati, disegna un’impareggiabile parabola sulla cupidigia e sulla stupidità dell’uomo, ma anche sulla sua capacità di stupirsi di fronte al meraviglioso. Un appassionante e insieme raffinatissimo gioco letterario, che ha la forza e l’intelligenza di proporsi alla lettura semplicemente come romanzo d’appendice contemporaneo. «Mio paziente lettore, che mi hai seguito passo passo fin qui: immagino che sarai stanco, e desideroso di sapere come questa storia va a finire. Cercherò di accontentarti, anche se nessuna storia propriamente finisce mai».
Leggi di più Leggi di meno

Dettagli

2014
15 aprile 2014
485 p., Rilegato
9788806215347

Valutazioni e recensioni

4,36/5
Recensioni: 4/5
(14)
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(11)
4
(0)
3
(1)
2
(1)
1
(1)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Domenico
Recensioni: 5/5
Abbandonati

Ne ho lette soltanto 50 pagine, non lo reggo. Non mi piace la scrittura dell'autore, non mi piace il linguaggio fintamente aulico, non mi piace il punto di vista della narrazione in terza persona che tenta di coinvolgere il lettore nella storia. Bocciato!

Leggi di più Leggi di meno
Il libraio di Treviso
Recensioni: 5/5

Orfani ed eredi, omicidi e scambi di persona, prostitute e suore: Mari si traveste da Stevenson, riscrive il romanzo d'avventura e ci regala unna storia che fa sorridere e sognare.

Leggi di più Leggi di meno
Toshiro
Recensioni: 5/5

Che libro!!!!Una vera scoperta, devo ammettere che non conoscevo assolutamente questo scrittore e ho deciso di leggerlo solo dopo aver letto una recensione molto positiva che "scomodava" scrittori del calibro di Dickens e Stevenson. Devo dire che il paragone era molto rischioso ma Mari supera la prova a piene mani costruendo una storia bellissima con personaggi degni della miglior tradizione del genere, piena di umor e con un ritmo che consente di non annoiarsi mai in u libro che conta quasi 500 pagine.Che dire, per un amante di Dickens sapere che c'è ancora qualcuno capace di scrivere un romanzo del genere è una grande gioia.

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi

Recensioni

4,36/5
Recensioni: 4/5
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(11)
4
(0)
3
(1)
2
(1)
1
(1)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Voce della critica

  Si può scrivere oggi, in italiano, un autentico romanzo inglese dell'Ottocento? O addirittura del Settecento? Se sei Michele Mari (o Michael Murry) sì, puoi. Puoi scrivere un romanzo romanzesco, che fin dalla copertina invita a correre senza rallentare dietro i calzoncini corti e il berretto con la visiera di un ragazzino in controluce. E per il titolo, bastano nome e cognome del protagonista: sarà un orfano di Dickens? Un trovatello come Tom Jones? Un provinciale che vive avventure di mare come il quasi omonimo Roderick Random di Tobias Smollett? Il lettore troverà tutto quanto è promesso da questa apertura, e anche molto di più, in un'Inghilterra preindustriale, non cittadina, di ricche signore, tavernieri, marinai, pendagli da forca, suore, prostitute, avvocati, e di vorticosi spostamenti, ma quasi sempre a piedi. Nessuno si stupisce che l'autore di Io venìa pien d'angoscia a rimirarti o di Tutto il ferro della torre Eiffel sia un amante del passato, un maniacale riscrittore, che ricama con un fascio di ossessioni. Lo amiamo per questo. Non per la straordinaria capacità di scrittura, non per il virtuosismo citazionistico, non solo, insomma: ma per il sangue presente che ribolle anche nelle membra che paiono più atemporali o disseccate. Nessuno si stupisce che Roderick Duddle non siaun romanzo di Dickens o di Fielding, ma forse colpisce che sia proprio un romanzo; e che sia felice. È un romanzo dell'avventura, dell'intrigo, della trama, dell'intreccio labirintico e incalzante; tenuto in mano con maestria dal lavoratissimo gioco del narratore: ironico, complice, sempre in dialogo con il lettore, che è via via accompagnato, accarezzato, preso in giro e richiamato all'attenzione con una mirabolante sequela di aggettivi: mio impaziente lettore, mio sapido lettore, privilegiato, frettoloso, bennato, onirico, solerte, morboso, malizioso, prudente lettore; improvvido, sfrontato, fiscale, perplesso, connivente, perspicace, micragnoso lettore; avveduto, gnomico, viziato, partecipe, reazionario, e così via. Soprattutto paziente e tollerante, direi, nonché fedele e affezionato. E ho iniziato a prender nota solo da un certo punto in poi, evitando di inserire nel computo un "mio dilettante onomasta". La felicità discende innanzi tutto da questo grandioso divertimento della struttura narrativa complessa, fatta di innumerevoli incastri, soluzioni, incroci, abbandoni e riprese; tirata su con una lingua magistralmente srotolata, che gioca ariosamente con la tradizione delle traduzioni del romanzesco, spingendosi fino a qualche nota su fantasmatici giochi di parole "intraducibili". E che conduce quindi il lettore a divertirsi, senza sgomento, anche di fronte alle peggiori nefandezze, crudeltà e perversioni (i capi d'accusa potrebbero andare dal reiterato omicidio a sangue freddo allo sfruttamento della prostituzione, dalla riduzione in schiavitù alla vendita di orfani, tralasciando ovviamente la presenza di una badessa radicalmente anticristiana o un caso di ermafroditismo che accende raccapricci e concupiscenze), librate come sono nella sveltezza leggera della narrazione. E felicità anche per il semplice fatto che a un certo punto diventa (anche) un romanzo di mare; ammutinamento, e barile di mele, e Nantucket compresi. E Mari (o, nomen omen!) che già aveva fatto il suo con La stiva e l'abisso (oltre che con il venerabile Otto scrittori) può servire senza limiti la sua golosità lessicale di tutte le biscagline, golette, sagole, griselle, rande e bigotte che si possono desiderare, condite con esclamazioni che vanno dagli Affedidio e Sacramento dell'ouverture fino ad un Crastúmberli! Allora, visto inoltre che innumerevoli sono le forme del riferimento e del rifacimento (il capitano William Bones dell'Isola del tesoro è scelto come pseudonimo da un personaggio, poi è rivelato e discusso, la serie amplissima dei capitoli assai brevi, funzionali al continuo salto da un punto all'altro dell'intrigo, offrono anche un vastissimo terreno di azione per sfrenare il gusto per i titoli, che spesso rifunzionalizzano quelli famosi, come la stessa Isola del tesoro o Of mice and men), siamo di fronte a un divertissement? Sì, certo, ma il romanzo più romanzesco che si possa immaginare, e proiettato lontano nello spaziotempo, è anche un romanzo urgente e autobiografico. Come nell'Orlando furioso, fin dal proemio sappiamo che la follia d'amore del protagonista è la stessa che lima l'ingegno dell'autore: il protagonista ragazzino è anche l'autore, e nel racconto si sdoppia fino a ipotesi di triplicazione. La vera vita di Michele Mari, Roderick-Michael e Roderick-Malcolm, è questo insieme di parole, è tutte queste avventure. E la morale (le morali) della storia c'è, eccome: "il mondo è schiavo del desiderio" (è l'abiezione non è "un mondo a parte"); il "maniacale e agonistico rapporto con le scartoffie" non tende ad altro che a "intuire, sfiorandola, la vita" e il "farsi carne" della cultura "è poi il modo più alto, essendo il più basso, di essere colti".   Davide Dalmas  

Leggi di più Leggi di meno

Conosci l'autore

Michele Mari

1955, Milano

Michele Mari è uno scrittore, traduttore e poeta italiano. Tra i suoi titoli, Di bestia in bestia (Longanesi 1989), Io venía pien d'angoscia a rimirarti (Longanesi 1990; Marsilio 1998), La stiva e l'abisso (Bompiani 1992; Einaudi 2002), Euridice aveva un cane (Bompiani 1993; Einaudi 2004), Filologia dell'anfibio (Bompiani 1995; Laterza 2009), Tu, sanguinosa infanzia (Mondadori 1997; Einaudi 2009), Rondini sul filo (Mondadori 1999), I sepolcri illustrati (Portofranco 2000), Tutto il ferro della torre Eiffel (Einaudi 2002), I demoni e la pasta sfoglia (Quiritta 2004; Cavallo di Ferro 2010), Cento poesie d'amore a Ladyhawke (Einaudi 2007), Verderame (Einaudi 2007), Milano fantasma (edt 2008, in collaborazione...

Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi