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Anno edizione: 2014
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Anno edizione: 2013
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Quel cielo che si riprende i padri troppo presto può talvolta lasciare sul tavolo dei figli un avviso, una traccia, un fazzoletto, una chiave, oppure un tratto d'inchiostro capace di ridare luce a quel viaggio senza che nessuno nel frattempo sia sceso, la prova che l'amore non conosce fermate e riesce anzi a farsi più presente ancora sotto la dolorosa lente di un'enorme assenza. L'incolmabile non esiste in poesia, perché l'immagine avrà sempre riflessi d'infinito. Le metafore arrivano, i guasti di un travaglio incarnato sanno adagiarsi su fogli di leggerezza e incanto, la presa è quella, identica a quel prima, basta soltanto che le parole trasudino la stessa essenza e quella differita in un centro esatto fra le due che è il sangue che riveste il cuore: "Ecco cos'è per me la voce del sangue,/la fitta di chi chiama dall'interno,/e chiama e chiama finché/ la gente intorno si decide a ascoltarla/ mentre lento si spande l'odore del caffè". Niente nutre e colma ogni antro sensibile come il semplice quando diluisce e dispensa le sue meraviglie. Le cose sono voci ancora sul palco, il passo stentato spezza la memoria fra echi di risate tenerissime, la bontà, l'onore, la pazienza, non ci sono che loro a ricamare il resto. Libro meraviglioso, libro che sento mio in quell'onda orfana che travalica ogni distinzione fra chi scrive e chi legge. E' questo il pregio delle cose sincere, lasciarsi abbracciare come lo stesso pur nel distante, respiri che si insinuano nello sterno come comete inattese. Non sono i nostri, eppure sono i nostri. E' la torsione che la poesia sa compiere trasformando in gioia quel divorante grumo di pena, un nero via via meno brullo, plasmato da mani umili, da ascolto interiore mai stantio o formale, ma ricco delle sue ciglia più banali, di istanti rubati, insignificanti, di un cosmo di piccolezze irrealizzate che la pagina fa splendere di grandezza. Magrelli straordinario, fraterno e alato, in un diario che non si potrà scordare. Quest'oggi...Papà.
Molto bello. Scrittura intensa, graffiante, ironica, meravigliosa. Pensieri sul padre scomparso. Come fosse la composizione di un quadro, le pennellate di Magrelli danno piano piano vita ad un ritratto del padre senza sconti, pieno d'amore.
Ho iniziato ieri a leggerlo e l'ho quasi finito. Molto emozionante e toccante, soprattutto per chi ha vissuto un'esperienza simile con i propri genitori. La scrittura di Magrelli poi è veramente eccezionale, riesce a sdrammatizzare momenti terribili e a rendere partecipi di altri estremamente intimi. Una lettura sicuramente da consigliare.
Recensioni
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