Se hai bisogno, chiama

La raccolta si divide tra i racconti ritrovati postumi dalla moglie e quelli giovanili e nel leggerli si sente una grande differenza. I racconti postumi entrano nel profondo del cuore, riuscendo a smuovere l'animo del lettore come Carver ci ha abituato a fare. Racconti veri, mai banali, della nostra quotidianità, in cui possiamo trovare un riflesso della nostra vita, non importa che siano ambientati nell'America profonda. Bellissimi e a tratti struggenti. I racconti giovanili sono, appunto, giovanili, dove troviamo lo scrittore agli inizi, secondo me quasi banali, poco incisivi, soprattutto dopo che si è appena letto dei racconti magnifici. I racconti postumi sono assolutamente da cinque stelle piene, quelli giovanili 3 stelle scarse. In ogni caso, per gli appassionati della letteratura americana, di Carver e dei racconti, una raccolta da leggere sicuramente.

Carver. Se hai bisogno, chiama. Non volevo perdermi il giovanissimo Carver, ai suoi esordi nei primi anni '60, e il Carver degli ultimi racconti, postumi, con quel suo stile inconfondibile e ormai consolidato, che adoro. Ho appena finito il primo dei 5 racconti e devo ammettere che dall'inizio fino al punto conclusivo, riesce ad ipnotizzarmi e a catapultarmi in un'altra realtà dove entro in punta di piedi e lì rimango, in attesa di capire, fino alla fine. Quanta bellezza.

"Se hai bisogno, chiama" riflette un Carver duplice, poiché ricomprende cinque racconti postumi e cinque racconti giovanili, ma al contempo rispecchia un unico uomo: quello qualunque. Sin dagli anni giovanili fino a quelli della maturità intellettuale, si avverte viva la sua verve di raccontare ciò che lo circondava, la middle class americana, con la sua quotidianità, le sue nevrosi e le sue fragilità. Carver riesce a trasformare in letteratura anche i gesti più comuni, offrendo bellezza anche lì dove non pareva esserci; e chi lo legge, legge la vita.