L' eccezione

Adoro questa scrittrice. Ogni sua storia è una meraviglia. Soprattutto se letta in inverno davanti al camino acceso...

Trovo lontana la narrazione da quella che è la realtà della donna dei giorni nostri, ma incredibilmente vicina a quelle che sono reazioni e pensieri di una donna che si è sentita tradita ed abbandonata, tanto da farmi dubitare che il libro sia autobiografico o comunque frutto di studi o ricerche psicologiche.Il termine "sentirsi" traditi ed abbandonati non lo uso a caso, in quanto, nella narrazione, grazie alla presenza illuminante e bizzarra di una vicina di casa, si fa strada una grande verità :la solitudine e l'abbandono non sono che una condizione psicologica superabili se sappiamo cogliere una nuova alba, che segue o precede sempre un tramonto.Un romanzo dalla lettura leggera, che cela grande profondità, da leggere ed anche rileggere all'occorrenza

Veramente arduo immedesimarsi nella protagonista, che rimane impeccabilmente bella e desiderabile pur nelle peggiori catastrofi, familiari e sentimentali. Trama scontata e ad alto tasso di glicemia, ma gradevole. Clamorosa svista di traduzione: «È la seconda volta in quarant'anni, che gli entomologi rilevano una separazione fra cigni» (p. 170): sia al traduttore che al revisore è sfuggito che il fenomeno interessa agli etologi, non agli entomologi.