Paesi tuoi

Libro breve, ma ricco di spunti

Un romanzo piccolo, con una capacità di farti trovare tra le colline nel giro di due righe. La forza di Pavese in "Paesi Tuoi" è data dalla lirica semplice, che si muove su un ritmo perfetto. Il tutto contorniato da ironia e felice disperazione. Un capolavoro assoluto. La spedizione è stata veloce come sempre.

Ho letto questo libro perché quando ho chiesto se ci fosse “uno Steinbeck italiano”, qualcuno mi ha risposto - forse Pavese, in Paesi tuoi -. Di Steinbeck ha i temi, legati alla campagna, la povera gente, il crudo realismo. Ma qui il linguaggio colloquiale, dialettale, sgrammaticato, coi tempi dei verbi tutti scoordinati, si fa essenza stessa dell’opera! È più brusco, articolato e non dà tregua, incalza e ti sospinge, a dar corpo a descrizioni e disegnare personaggi e luoghi, mentre l’azione arriva dopo, solo dopo, improvvisa e forte (sì, devo dire che ho pensato a Uomini e topi!) No, di Steinbeck mi manca lo stupore e la magia, ma che potenza, che arte della parola! Amo questi brevi romanzi, pause di immersione nel genio letterario, tra un libro e l’altro di natura più discorsiva! Da assaporare.