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8 settembre 1943: uno dei momenti più difficili della nostra storia attraverso la presa di coscienza del giovane soldato Johnny.
L'avvento dell'8 settembre 1943 come data ed episodio fondamentale per molte generazioni di italiani; il momento della scelta di vita da parte di un giovane, necessariamente portato alla ribellione: nella vicenda di Johnny, lo stesso protagonista dell'altro romanzo, Il partigiano Johnny, c'è tutta la realtà fascista in sfacelo; la sua «formazione» lo conduce non a una maturità felice ma al nulla di un mondo privo di senso. Primavera di bellezza (1959) è il terzo e ultimo libro pubblicato in vita da Beppe Fenoglio. «Il romanzo venne concepito e steso in lingua inglese. Il testo quale lo conoscono i lettori – dichiarò Fenoglio provocatoriamente – è quindi una mera traduzione».
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Pochi mesi intensi narrati da Fenoglio attraverso gli occhi di uno dei suoi più famosi protagonisti: Johnny, il ragazzo borghese il cui soprannome si deve al fatto che stava per laurearsi in letteratura inglese quando fu chiamato alle armi; il ragazzo che è stato (narrativamente parlando) e sarà (cronologicamente parlando) eroe del suo romanzo più famoso. Le vicende di questi pochi mesi estivi sono segnate da tre date fondamentali: dallo sbarco in Sicilia alle dimissioni di Mussolini, fino all'ultima, la più crudele, l'armistizio dell'8 settembre 1943, Lo sfascio dell'esercito italiano, che già si preannunciava in lontananza, fino a quel tragico giorno. La Scelta forte, coraggiosa, di chi torna alla sua terra e sceglie, anziché la propria casa, la Resistenza.
La storia di Johnny, studente universitario, dapprima al corso allievi ufficiali, poi a Roma quando arriva l'otto settembre del quarantatre. L'odissea per tornare a casa, fra treni stracarichi, pattuglie di tedeschi. Vicino a casa si aggrega a un gruppo di partigiani. Quasi subito, il gruppo viene coinvolto in una rappresaglia tedesca contro un paese che ospitava bande di ribelli. All'uccisione fortuita di uno di loro, il giovane Geo, il gruppo decide di rispondere assaltando l'ultimo camion della colonna tedesca che rientra alla base: troveranno tutti la morte, Johnny compreso. Lo stile scanzonato e brioso di Fenoglio per raccontare la tragicomica epopea della liquefazione dell'esercito italiano all'indomani dell'armistizio e il costituirsi delle prime bande partigiane, generose, ma confuse e inesperte della guerriglia. Ok, letto, passiamo oltre.
Grande Fenoglio.
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