Responsabilità e speranza

Un'agile disamina della relazione fra parole (dette e non dette) e speranza, intesa come conseguimento di ciò che ancora non si conosce (il futuro oppure ciò che in noi è ancora inespresso). Borgna è uno psichiatra amabilissimo: ha incontrato tutte le possibili declinazioni della fragilità umana, strenuamente difeso la dignità dei pazienti psichiatrici eliminando quegli odiosi protocolli terapeutici basati sulla coercizione e sulla chimica, permettendo ad ogni soggetto l'espressione del proprio malessere, se possibile con parole e poesie che egli ha sempre accolto e ascoltato con grande umanità. Non ci sono punti fermi, sembra suggerire l'autore. Ma ciascuno di noi, dal medico, al genitore, all'amico è chiamato alla responsabilità dell'ascolto all'esternazione di parole e pensieri che alimentino la speranza. E per stessi, il dialogo interiore continui anche laddove si affrontino prove ardue e laddove sembra proprio chela speranza non sia di casa (campi di concentramento, malati terminali). Da leggere assolutamente soprattutto se si ama la poesia e la psicologia.