Cuore di Tenebra

Lettura essenziale, se si vuole cominciare ad avere un'idea di ciò che fu il colonialismo europeo di fine XIX secolo. Attraverso la sua penna, Joseph Conrad ci propone un resoconto di viaggio sì lucido, ma che in taluni punti oscilla tra il grottesco e l'allucinato, restituendo bene le sensazioni che, forse, anche egli stesso esperì durante il suo di viaggio nelle colonie africane, come ci mostrano la serie di lettere presenti in appendice al romanzo. Nota di merito anche per l'introduzione di Giuseppe Sertoli, che presenta in maniera ottimale il romanzo, offrendo spunti di riflessioni degni di nota.

Bello questo racconto classico, molto riflessivo, ma anche esotico e d'avventura. Io l'ho suddiviso (metaforicamente) in due parti: quella dell'avventura in una terra “primordiale” quasi inaccessibile, ostile per l'uomo civilizzato; poi c'è la parte spirituale, più oscura, quella delle domande e dei perchè, dove “la tenebra” che Conrad descrive è quella interiore, dell'uomo bianco che vede nell'avventura coloniale l'affermazione di una cultura che ha il compito di sottomettere e civilizzare chi non è riuscito a emanciparsi da solo. Una breve lettura appassionata e appassionante che si legge volentieri, consigliata a tutti!

Non mi ha entusiasmato me lo aspettavo diverso, non lo ritengo una lettura indispensabile. Non mi sento né di consigliarlo né di sconsigliarlo.