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Laëtitia o la fine degli uomini
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Laëtitia o la fine degli uomini - Ivan Jablonka - copertina
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Laëtitia o la fine degli uomini

Descrizione


Come si può ridurre la vita di una persona alla sua morte? Laëtitia Perrais, diciotto anni, è stata rapita e uccisa nei dintorni di Nantes nel 2011. Il suo omicidio ha avuto una risonanza mediatica e politica senza precedenti.

«Jablonka lacera la realtà a colpi di descrizioni sempre piú precise, la spiega e le dà vita raccontandola. Il suo è un libro espiatorio: fa rivivere i morti» - Télérama

La notte tra il 18 e il 19 di gennaio del 2011 Laëtitia Perrais viene rapita, accoltellata e strangolata in un sobborgo del nord della Francia. Due giorni dopo viene arrestato un uomo con diversi precedenti penali a carico: Tony Meilhon. Ma il corpo della ragazza non si trova e non si troverà per piú di dieci giorni. I grandi giornali nazionali danno la notizia, seguono il caso con clamore morboso e costruiscono «il mostro». Le televisioni prendono d'assalto amici e parenti alla ricerca di uno scoop. I politici invocano una stretta sul crimine e pene piú severe. Ovunque si parla di lei ma nessuno ne parla veramente. Il suo nome è sulla bocca di tutti ma ciascuno lo usa per i propri fini. Laëtitia però, oltre alla sua morte orrenda, ha avuto una vita che non è mai interessata a nessun giornalista, nessun politico, nessuno studioso. Ivan Jablonka, con gli strumenti dello storico e la passione del narratore, quella vita la ricostruisce. Perché un fatto di cronaca nera non è mai un semplice fatto e non ha nulla di cronachistico, ma nasconde sempre una dimensione sociale e soprattutto umana. L'indagine minuziosa dell'accademico lascia cosí lentamente spazio, pagina dopo pagina, alla storia intima e toccante di un'infanzia fragile, di una bambina cresciuta troppo in fretta, di una madre depressa e un padre violento, di istituti e affidi. Una storia fatta però anche di cose belle, di sensazioni che si provano cosí forti e pure solo da adolescenti, di piccole vittorie contro il mondo. Una storia finita troppo presto. Laëtitia ha passato la vita ostaggio dell'ingiustizia, della violenza degli ambienti e di quella degli uomini. Persino dopo la morte del suo corpo di donna si è continuato ad abusare, trasformandolo in uno spettacolo macabro. Jablonka con questo libro la libera dalle catene del potere, che prima l'ha ignorata e poi l'ha trasformata in vittima sacrificale. E le restituisce, servendosi delle armi a disposizione della scrittura, la dignità e la dolcezza che dovrebbero spettare a ogni essere umano.
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Dettagli

2018
27 marzo 2018
346 p., Rilegato
9788806235116

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Astrea
Recensioni: 4/5

Immersione nel cuore nero di un fatto di cronaca, là dove non c'è speranza di redenzione. Lo storico applica i canoni di una ricerca quanto più possibile scientifica ad una storia di cronaca nera la cui vittima si fa emblema di tutte le donne violate e massacrate dalla sorte prima e dagli uomini poi. Contesti sociali in cui si nasce e che bastano a determinare il destino della piccola fragile bambina, a cui le Istituzioni cercano di dare riparo e risarcimento, prendendola in carico: ma nemmeno nel complesso mondo della tutela pubblica si troverà salvezza. Narrazione a tratti avvincente a tratti pesante, specie dove si ricostruisce l'iter giudiziario, pur interessante. Alla lunga produce un effetto di cupezza senza via d'uscita. Sulla traccia di grandi romanzi-verità che hanno fatto storia, come "A sangue freddo" di Capote, o "L'avversario" di Carrere, o il bellissimo "La città dei vivi" di Lagioia, Jablonka ci fa riflettere su come il fatto di cronaca nera sia, come scrive Barthes, un'"informazione totale", sulla società, sul destino di classe, sull'animo umano, dove oppressione, violenza, ipocrisia, stato, famiglia si mescolano in un affresco degno di una tragedia greca.

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cecilia
Recensioni: 5/5

Ci interessa la cosiddetta cronaca nera e ci delude vederla bistrattata come tale dagli organi dell'informazione? Allora questo libro va letto. Jablonka è uno storico dell'età contemporanea che, a partire dall' ennesimo femminicidio, si mette di punta nel tentare di ricostruire e interrogare il vissuto della vittima, una ragazza di diciott'anni, con un passato familiare difficile, con una famiglia affidataria che tale non si rivela, con l'informazione e il governo francese di Sarkozy che sfruttano la vicenda per aumentare il consenso e la virata verso leggi repressive. Laetitia violentata e uccisa una seconda volta. Libro da leggere per non dimenticare lei e tutte le donne che hanno subito la stessa violenza.

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Ivan Jablonka

1973

Insegna Storia contemporanea presso il Collège de France. Caporedattore della rivista online "laviedesidees.fr", è uno degli intellettuali francesi che partecipano al gruppo di riflessione "La République des Idées". Mondadori ha pubblicato nel 2013 il suo "Storia dei nonni che non ho avuto". Per Einaudi è uscito nel 2018 Laëtitia o la fine degli uomini.

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