Non fa niente

Una scrittura molto fresca e scorrevole e una storia coinvolgente e mai banale, lo tendono un libro consigliatissimo. Peccato per l'ultima parte, un po' troppo affrettata

Può un rapporto tra due donne raggiungere una complicità così totalizzante come quello tra Esther e Rosanna? Una delle esperienze più complete ed esclusive - la maternità - non solo è condivisa nel momento della sua concezione ma pure nella crescita ed educazione del bambino, per amore da parte di Esther e per devozione da parte di Rosanna. Ma il vero punto fermo, l'elemento di equilibrio della famiglia è Alberto, l'ingegnere, che mai dubita delle intenzioni della moglie o di Rosanna né mai lascerà dubitare della propria integrità morale. Tutto questo mentre l'Italia si riprende dalla guerra e attraversa dapprima il boom economico e poi gli anni del terrorismo. Un po' affrettato il finale, avrebbe meritato un giudizio più alto.

Scritto molto bene, una storia coinvolgente che avrebbe potuto cadere nel patetico ma questo non succede. L'unica perplessità riguarda il personaggio della giovane Rosanna. La sua maturazione, intellettuale, psicologica e sociale, mi è apparsa in forte contrasto con l'imprinting ricevuto nella sua modestissima, e anche un po' sgangherata, famiglia di origine. E' vero che ha Esther come mentore che - si legge - la voleva "sgrossare". Ma l'operazione appare troppo ben riuscita, un po' improbabile, pensando anche al breve arco di tempo in cui ciò avviene. Un libro comunque interessante.