Le confessioni di Frannie Langton

Sicuramente mi aspettavo una storia diversa...ma questa storia mi ha annoiata dopo pochi capitoli e non sono riuscita a terminare il libro. Bocciato.

Frannie scrive le sue memorie parlando in prima persona proprio con il suo difensore e i suoi racconti si alternano con momenti estrapolati dal processo e sue considerazioni personali su quanto sta accadendo. Comprata da Mr Langton ed entrata nella sua casa senza aver alcuna voce in capitolo, così come senza avere voce in capitolo ne uscirà, sarà testimone di esperimenti da lui compiuti sugli esseri umani, Morti, su neri, per la precisione, con particolare interesse per quelli albini. Esperimenti verso i quali Langton è stato indotto da colui al quale, una volta caduto in disgrazia, cederà la ragazza: quel Mr Benhan che è stato rinvenuto cadavere nella biblioteca di casa. Solo nel periodo del processo che precede la definizione della sentenza, la ragazza avrà occasione di raccontare la sua verità. Una verità che in pochi hanno intenzione di ascoltare, per un motivo o per un altro. Una verità che parla di catene – siano esse fisiche che morali – di sofferenza ma anche di un amore sbagliato, quello per la sua padrona Al tema della schiavitù in questo libro si somma quello dell’amore omosessuale, tra Frannie e la sua padrona Margherite Benham, inaccettabile a quell’epoca e impossibile da vivere alla luce del sole – ma anche il tema dell’amicizia, della solitudine. il mio voto è solo un 3 su 5 in quanto ci sono dei tratti della storia troppo lenti.

Per chi ama l'atmosfera della Londra ottocentesca allora dovete assolutamente leggere questo libro!