Gli eserciti delle Crociate

L'autore ri-parte da dove i grandi classici di storia militare di Outrermer (Smail e Marshal) avevano fermato il discorso tempo fa. Una ri-lettura del periodo senza paraocchi e con grande attenzione al dato minuto, con considerazioni antropologiche, climatiche ed archeologiche aggiornate alle scritture specialistiche degli ultimi vent'anni. Contrariamente al titolo questo non è un libro sugli eserciti delle Crociate, ma sugli eserciti degli Stati Feudali nati in Medio Oriente sulla scia della Prima Crociata. Rispetto ai libri generalisti sulle crociate che si trovano normalmente in giro questo è rivoluzionario, se però il lettore ha contezza di come le nostre conoscenze su Outremer siano cambiate negli ultimi vent'anni allora di rivoluzionario resta poco. Il pregio del libro è che ha raccolto in un'unica sede moltissime notizie e sviluppi specialistici che si trovano su riviste o libri molto settoriali. Il risultato è splendido e altamente consigliato. In estrema sintesi i novant'anni oggetto dell'analisi vengono osservati dal punto di vista dello scontro tra popoli nomadi e popoli sedentari e la conclusione è che si è trattato di una "guerra totale" in cui la minaccia costante di annientamento ha contribuito a creare il più sofisticato esercito che si fosse mai visto dal IV secolo, supportato da un embrionale pensiero strategico e tattico funzionale alle sfide che quotidianamente si dovevano affrontare. La rimozione dell'aspetto religioso in modo così totale non l'ho trovata accurata, se è vero che si può scrivere una storia degli eserciti di Outremer senza parlare di religione (ed infatti Tibble l'ha fatto, e benissimo) è altrettanto vero che senza religione non si spiega perché decine di migliaia di Europei sono finiti sulla costa palestinese a combattere una Guerra Totale. Questo libro fa pizza pulita di molti cliche e porta una ventata di aria fresca. Altamente Consigliato.

Uno dei migliori libri mai scritti sull'argomento, che sintetizza gli studi più aggiornati e maturi intorno a questo evento epocale. Le crociate - in una prospettiva di big history - sono un complesso intrecciarsi di trasformazioni umane, ma assai meno, meno di quel che ci hanno sempre rappresentato, uno scontro tra oriente e occidente o tra religioni. Un libro che riscrive la vulgata, documentato e avvincente.