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Il mal di Montano - Enrique Vila-Matas - copertina
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Descrizione


Il figlio del narratore, Montano, è afflitto da una malattia letteraria che gli impedisce di scrivere, e questo dopo aver pubblicato un romanzo dedicato appunto agli scrittori che un giorno, per un motivo o per un altro, o per nessuno in particolare, hanno rinunciato alla scrittura. Il padre, Rosario Girondo, critico letterario, dà il nome del figlio a questo temibile male. Anche lui si sente afflitto dal medesimo morbo: malato di letteratura, saturo di libri e citazioni, pensa e si esprime solo attraverso parole altrui. Nella sua mente si mescolano mal di Montano e morte, fino a quando il suo amico Tongoy, un perfetto sosia di Dracula, gli consiglia di sintetizzare le due questioni in una sola: la morte della letteratura.
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Dettagli

2005
27 maggio 2005
270 p., Brossura
9788807016820

Voce della critica

La vasta e originale produzione di Enrique Vila-Matas nato a Barcellona nel 1948 lo rende una delle figure più interessanti del panorama letterario spagnolo attuale.Il mal di Montano è un testo di natura composita tra “saggio memoria personale diario libro di viaggio e finzione narrativa”. La finzione narrativa vera e propria si configura all'inizio quando il narratore immagina di andare a trovare un figlio inventato Montano agrafo tragico scrittore affetto da paralisi letteraria: padre e figlio sono entrambi malati con una febbre diversa di letteratura. Per il padre l'ossessione per le lettere si sviluppa e cresce parallelamente a quella della morte finché un amico gli consiglia di fondere le due fissazioni e concentrarsi sulla morte della letteratura. Il protagonista diventa quindi lucido interprete di diari: “Mi propongo di lavorare in modo discreto all'interno di diari altrui e di fare in modo che questi collaborino alla ricostruzione della mia precaria autobiografia”. Questo personaggio narrante la cui timida biografia è un puzzle costituito da frammenti di vita e opere altrui assume allora le vesti di conferenziere inventandosi l'ennesima variante del personaggio disperatamente malato di letteratura. Nell'ultima parte la finzione iniziale procede verso la realtà: ossessionato dalle sorti delle lettere il protagonista decide di incarnare la biblioteca universale al fine di permettere la sopravvivenza della letteratura impegnandosi nella lotta contro tutto ciò che è antiletterario. Il mal di Montano costituisce un viaggio senza fine duttile e ostinato tra città e biblioteche con citazioni più o meno palesi di un rilevante gruppo di autori. Richiamando il libro di sabbia borgesiano Vila-Matas propone con il suo romanzo la possibilità di “leggere il mondo come se fosse la continuazione di un interminabile testo”.


Barbara Minesso

 

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Conosci l'autore

Enrique Vila Matas

1948, Barcellona

Enrique Vila-Matas è autore di una vasta, provocatoria e personalissima opera narrativa, insieme intimista e sperimentale, elegante e sfrontata, che include romanzi, racconti, articoli e saggi. Tradotto in ventinove lingue, ha ottenuto numerosi riconoscimenti tra i quali, in Italia, il Premio Internazionale Ennio Flaiano (2005), il Premio Elsa Morante (2007), il Premio Mondello (2009) e il Premio Bottari Lattes Grinzane, sezione La Quercia (2011). Cavaliere della Legion d’Onore della Repubblica francese, appartiene anche all’ordine dei Cavalieri del Finnegans, sul cui scudo recita il lemma estratto dall’ultima frase del sesto capitolo dell’Ulisse di Joyce: “Grazie. Quante arie ci diamo stamattina!”. Tra le pubblicazioni con Feltrinelli figurano: Il...

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