Ancora dalla parte delle bambine

Buon libro da leggere, scrittura scorrevole e temi che dovrebbero far riflettere

Ingredienti: un'analisi accurata del ruolo della donna negli anni 2000, tanti modelli "rosa" per l'infanzia e l'adolescenza, un viaggio a tappe tra gioco, scuola, lavoro, tv, letteratura, riviste, musica e web, gli stereotipi e i pregiudizi ancor oggi causa di discriminazioni e subalternità. Consigliato: a chi cerca un viaggio sociologico tra romanzi chick-lit (sempre più trash) e entry-point commerciali (sempre più bassi), a chi ha come unica dote la bellezza e come unico obiettivo il matrimonio.

Ho comprato questo libro perchè la tematica mi suscitava un certo interesse. E, infatti, se ami la psicologia e la sociologia questo libro è un mix di queste due discipline. Ho concordato con molte osservazioni fatta dall'autrice anche se non le approvo tutte, alcune mi sono sembrate molto esagerate. inoltre in alcuni momenti ho percepito una sorta di critica indiretta alle scelte di alcune donne che, in parte condivido. Sono scelte personali e ognuno le fa in base alla esigenze, alle esperienze e a quel che sente dentro.. Nonostante questo senso in alcuni punti troppo critico il libro tratta di tematiche molto interessanti.. tuttavia avrei preferito che venisse trattato in modo diverso. Vi sono troppe statistiche e sondaggi che, a lunga andare, spazientiscono e rendono il libro pesante. Un vero peccato. Sono arrivata a 3/4 del libro e poi l'ho abbandonato perchè non riuscivo più ad andare oltre. Mi ha un pò deluso perchè avrei preferito uno stile di scrittura diverso per tematiche che dovrebbero diventare spunto di riflessioni per la donna del XXI secolo. Nonostante tutto, consiglio di leggerlo partendo dal presupposto che non sarà una lettura leggera. Anche se non viene finito (cosa che è assurda per un libro) è comunque interessante.