Blues di Bay City e altri racconti

Ho trovato in una bancarella questi quattro racconti, "Giada cinese", "La donna del lago", "In montagna non c'è pace" e, appunto, "Blues di Bay City", in una edizione Feltrinelli del 1992, che praticamente corrisponde a quella attualmente in commercio, con 246 pagine, come quella in mio possesso. Il protagonista è sempre un investigatore privato che ha tutte le caratteristiche e le predisposizioni a mettersi nei guai del nostro conosciuto Marlowe. Giada cinese" e Blues di Bay City sono racconti piuttosto contorti e aggrovigliati in cui seppur brevi risulta difficile addentrarsi, mentre gli altri due appaiono più lineari, comprensibili e avvincenti nello sviluppo della narrazione, nell'insieme storie non smussate o ancora da definire. Quindi sono forse, come già detto da altri, opere serbatoio sia per analogie tra di loro all'interno dei 4 racconti, sia per trarre la figura definitiva del nostro grande Marlowe che tanto ci ha appassionato nei romanzi di Chandler.

Quattro racconti precedenti al mitico Philip Marlowe. Nei primi tre il protagonista è Johnny Dalmas, nel quarto John Evans, ma potremmo cambiare i loro nomi in Marlowe e non ce ne accorgeremmo.

Questa raccolta di racconti brevi aveva un sapore antico, già gustato. Un sapore deciso ed amaro di "hard boiled" di cui Chandler conosceva una ricetta segreta, che nessuno sarà mai in grado di imitare. All'inizio è prevalsa un po' di nostalgia per quello che è stato il personaggio letterario che forse più ho amato, Philip Marlowe. Poi però mi sono reso conto che Marlowe c'era tra queste pagine. C'era in Dalmas, in Evans, ed è stato bello ritrovarlo. Una lettura piacevole, che scorre veloce come i guai in cui il "Marlowe" di turno riesce a cacciarsi. La penna di Chandler era già matura quando scrisse questi racconti; il suo stile è inconfondibile, di un livello superiore.