Il paradiso degli orchi

Ho interrotto questo libro a metà. La sua comicità non mi fa ridere quasi mai, si attarda sul racconto di particolari che trovo poco interessanti, la sua scrittura sembra far sfoggio di una intelligenza (obiettiva) che, per complicatezza dei ragionamenti, non va d’accordo con una scrittura fluida. È la seconda volta che do fiducia a questo scrittore (la prima con La Fata Carabina) ed è la seconda volta che rimango deluso. Ergo, non fa per me.

Ottimo romanzo

Ecco una grande delusione. Quando pensi che un autore famoso debba per forza piacerti e invece non è così. Una delusione dalla prima all'ultima pagina. Un romanzo incasinato, senza né capo né coda, si fatica a seguire la trama come a capire chi è chi. Sembra quasi la storia che il protagonista racconta ai bambini e che una di loro trascrive per poi mandarlo a insaputa di tutti alle case editrici che lo rifiutano, giustamente. Beh! Se lo avessi scritto io mi sarebbe stato rifiutato di sicuro! Mi sono sforzata di leggerlo fino in fondo solo perché non mi piace lasciare i libri a metà. Credo che la mia lettura di Pennac si possa dire conclusa!