Sostiene Pereira. Una testimonianza

Romanzo ambientato a Lisbona nel 1938 mentre, in Spagna infuria la guerra civile. Il protagonista Pereira giornalista e responsabile di una pagina culturale di un piccolo giornale locale che si dichiara apolitico, alla fine, viene coinvolto nelle vicende politiche spagnole aiutando un giovane.

Pereira é un giornalista anonimo che tiene una rubrica su un giornale di poco rilievo pubblicato ogni pomeriggio a Lisbona. Sovrappeso, vedovo e avanti con gli anni con il pensiero fisso della morte dell’anima e del corpo. Tanta è la sua solitudine che non può fare a meno di pare con il ritratto della moglie defunta e non è in grado di licenziare un giovane stagista, al verde e misterioso. Per fuggire dalla redazione, desolata nell’agosto del 1938, trascorre qualche giorno alle terme dove fa un bagno di fango. E nel fango sta intanto lentamente sprofondando l’Europa con i suoi totalitarismi e io Portogallo stesso, nelle sabbie mobili della politica.

È il primo libro di Tabucchi che ho letto e non mi ha deluso. Introspettivo e a tratti filosofico, porta il lettore a riflettere senza che nemmeno se ne renda conto.