Nexus

Terzo e ultimo capitolo della saga della Crocifissione Rosea. Henry Miller e la sua amata moglie, Mona, si preparano a partire per la grande avventura che segnerà una svolta nella vita e nel futuro dello scrittore. Personaggi caratterizzati in modo mirabile, prosa coinvolgente, riflessioni filosofiche, profondità introspettiva inarrivabile.

Leggere Henry Miller lascia sempre soddisfatti, satolli. Si avverte sempre una tensione emotiva, una carica elettrica, una vitalità prorompente, nella sua arte, che si rimane sempre piacevolmente incollati a seguire le sue peripezie, cadute, corse, slanci, voli pindarici, citazioni, riflessioni, con insaziabile curiosità. Nexus chiude la trilogia brillantemente. I temi sono sempre gli stessi, ma Henry Miller mostra più umanità, fragilità, meno dosi di cattiveria, egoismo, sarcasmo, maschilismo. Il viaggio, l'amore, l'amicizia sono trattati con leggerezza e profondità, acume e tagliente lucidità.

Terzo volume della trilogia, narra in particolare della intromissione nella vita di coppia di Henry e Mona di Anastasia, l’amica di Mona. Essa viene ad abitare con loro e riesce a portare via con se Mona per un viaggio in Europa, viaggio a cui doveva partecipare anche Miller, e che poi in effetti farà. La scrittura è sempre quella magistrale di Miller, fresca e scoppiettante e che riesce a trasmettere una grande voglia di vivere e di fare esperienze, nonostante la cronica mancanza di soldi del protagonista, che vuole essere uno scrittore a tempo pieno anche se per il momento non è riuscito a pubblicare niente. In questo suo sogno Miller è sostenuto fortemente dalla moglie Mona che lo asseconda in tutto e vuole che niente lo possa distogliere dallo scrivere. Il libro si chiude al prospettarsi del viaggio in Francia, ed in Europa in generale, di Miller. Il libro chiude magistralmente la trilogia della “Crocefissione rosea”. Da leggere, come tutto Miller del resto.