Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Shopper rossa
Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 130 liste dei desideri
I carnefici italiani. Scene dal genocidio degli ebrei, 1943-1945
Disponibile in 3 giorni lavorativi
8,50 €
8,50 €
Disp. in 3 gg lavorativi
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Libreria Postumia
8,50 € + 8,90 € Spedizione
disponibile in 3 giorni lavorativi disponibile in 3 giorni lavorativi
Info
Nuovo
ibs
9,50 € Spedizione gratuita
disponibile in 7 settimane Non disponibile
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Libreria Postumia
8,50 € + 8,90 € Spedizione
disponibile in 3 giorni lavorativi disponibile in 3 giorni lavorativi
Info
Nuovo
ibs
9,50 € Spedizione gratuita
disponibile in 7 settimane Non disponibile
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Chiudi
I carnefici italiani. Scene dal genocidio degli ebrei, 1943-1945 - Simon Levis Sullam - copertina
Chiudi

Promo attive (0)

Chiudi
carnefici italiani. Scene dal genocidio degli ebrei, 1943-1945

Descrizione


La sera del 5 dicembre 1943, il giovane pianista Arturo Benedetti Michelangeli suona al Teatro La Fenice di Venezia. In quelle stesse ore, polizia, carabinieri e volontari del ricostituito Partito fascista - i carnefici italiani - compiono in città una delle maggiori retate di ebrei nella penisola dopo quella condotta dai tedeschi a Roma il 16 ottobre. Sulla base del censimento della popolazione di "razza ebraica" condotto a partire dal 1938, oltre centocinquanta tra uomini, donne, vecchi e bambini vengono stanati dalle loro case e tradotti alle locali carceri. Nei giorni successivi i loro beni vengono sequestrati, gli appartamenti sigillati o destinati ad altri italiani. I prigionieri saranno poi trasferiti a Fossoli di Carpi, il principale campo di transito degli ebrei nella Repubblica sociale, gestito da forze italiane. Qui saranno detenuti in condizioni precarie e, quindi, caricati su vagoni piombati - dopo la consegna in mani tedesche - su cui verranno condotti alla morte nel campo di sterminio di Auschwitz. Questi eventi si ripeterono in modo analogo, tra l'autunno del 1943 e la primavera del 1945, nelle principali città e in una miriade di piccoli paesi del centro-nord della penisola italiana. Perché si tende ancora a rimuovere il ricordo di queste vicende, mentre prevale quello dei "salvatori" e dei "giusti"? Perché raramente si ricorda che almeno metà degli arresti di ebrei fu condotta da italiani, senza ordini o diretta partecipazione dei tedeschi?
Leggi di più Leggi di meno

Dettagli

2016
Tascabile
14 gennaio 2016
160 p., Brossura
9788807887482

Valutazioni e recensioni

3,12/5
Recensioni: 3/5
(13)
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(4)
4
(2)
3
(2)
2
(1)
1
(4)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Marco
Recensioni: 1/5

Per evitare che chi leggerà il mio commento mi accusi di antisemitismo e fascismo, premetto che mia nonna era ebrea, che mio zio è morto a Mauthausen, che mio padre è stato deportato in Germania nel 1943 e che quindi non posso avere pregiudizi nei confronti degli ebrei, a differenza dell’autore che pregiudizi ne ha nei confronti dei cattolici di cui cita ripetutamente “l’antigiudaismo”. Aggiungo che io il periodo delle leggi razziali l’ho vissuto direttamente, seppure da ragazzo, a differenza dell’autore del libro che è nato 30 anni dopo i fatti di cui parla e di cui non ha probabilmente nemmeno potuto avere testimonianza diretta di chi li ha vissuti, ha incominciato ad occuparsi delle persecuzioni razziali quando l’Olocausto era diventato la Shoah, i campi di sterminio degli ebrei erano diventati luoghi di pellegrinaggio e invece di parlare dello sterminio dei 15-17 milioni di persone di tutte le categorie ritenute "indesiderabili" o "inferiori" dai nazisti (oltre ai 6-7 milioni di ebrei, minoranze etniche come rom, sinti e jenisch, i Testimoni di Geova, omosessuali, portatori di handicap, oppositori politici, ecc. ci si limita ormai a parlare degli ebrei. L’autore sostiene che “anche gli italiani (non “qualche decina di migliaia di italiani”), parteciparono al “processo di annientamento degli ebrei, con decisioni, accordi atti, che li resero attori e complici dell’Olocausto, seppure con diversi gradi e modalità di coinvolgimento”, e fra gli italiani complici inserisce fra gli altri le dattilografe che compilarono gli elenchi degli ebrei, il tramviere del tram sul quale sono state arrestate brutalmente due ebree e coloro che assistettero senza reagire all’arresto.. Credo che possa bastare quanto fin qui scritto, non essendo possibile, nel breve spazio di questa recensione, citare tutti gli errori ed addirittura gli arbitrii contenuti nel volume, per sconsigliare la lettura di questo libro per non farsi un’idea del tutto errata di quanto raccontato dall’autore.

Leggi di più Leggi di meno
Marco
Recensioni: 1/5

Per evitare che chi leggerà il mio commento mi accusi di antisemitismo e fascismo, premetto che mia nonna era ebrea, che mio zio è morto a Mauthausen, che mio padre è stato deportato in Germania nel 1943 e che quindi non posso avere pregiudizi nei confronti degli ebrei, a differenza dell’autore che pregiudizi ne ha nei confronti dei cattolici di cui cita ripetutamente “l’antigiudaismo”. Aggiungo che io il periodo delle leggi razziali l’ho vissuto direttamente, seppure da ragazzo, a differenza dell’autore del libro che è nato 30 anni dopo i fatti di cui parla e di cui non ha probabilmente nemmeno potuto avere testimonianza diretta di chi li ha vissuti, ha incominciato ad occuparsi delle persecuzioni razziali quando l’Olocausto era diventato la Shoah, i campi di sterminio degli ebrei erano diventati luoghi di pellegrinaggio e invece di parlare dello sterminio dei 15-17 milioni di persone di tutte le categorie ritenute "indesiderabili" o "inferiori" dai nazisti (oltre ai 6-7 milioni di ebrei, minoranze etniche come rom, sinti e jenisch, i Testimoni di Geova, omosessuali, portatori di handicap, oppositori politici, ecc. ci si limita ormai a parlare degli ebrei. L’autore sostiene che “anche gli italiani (non “qualche decina di migliaia di italiani”), parteciparono al “processo di annientamento degli ebrei, con decisioni, accordi atti, che li resero attori e complici dell’Olocausto, seppure con diversi gradi e modalità di coinvolgimento”, e fra gli italiani complici inserisce fra gli altri le dattilografe che compilarono gli elenchi degli ebrei, il tramviere del tram sul quale sono state arrestate brutalmente due ebree e coloro che assistettero senza reagire all’arresto.. Credo che possa bastare quanto fin qui scritto, non essendo possibile, nel breve spazio di questa recensione, citare tutti gli errori ed addirittura gli arbitrii contenuti nel volume, per sconsigliare la lettura di questo libro per non farsi un’idea del tutto errata di quanto raccontato dall’autore.

Leggi di più Leggi di meno
Renato
Recensioni: 3/5

Libro interessante ma di difficile lettura, anche per le note a fondo libro che comportano un continuo correre da una pagina all'altra. E' però piuttosto compilativo e basato su una quantità di testi che, per il loro fine, non consentono allo storico di valutare l'altro importante aspetto della storia: i numerosi "giusti" che salvarono migliaia di ebrei, di cui qui non c'è traccia. Peccato.

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi

Recensioni

3,12/5
Recensioni: 3/5
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(4)
4
(2)
3
(2)
2
(1)
1
(4)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore