La marchesa di O...-Michael Kohlhaas

Michael Kohlhaas è chirurgico nello sviluppo della storia. Ogni parola è tanto piana quanto significativa, quasi non se non potesse scegliere un'altra. Vien voglia di inseguirla questa storia, anche se la trama alla fine si intreccia un po' su stessa inutilmente (come spiega la splendida nota finale di Silvia Bortoli). Non mi è piaciuta per niente invece l'introduzione di Dacia Marini a "La marchesa di O...".

Se dovessi descrivere questi due racconti usando un solo aggettivo,sceglierei "sobri",considerando che la sobrietà può essere un grande dono. Consiglio di leggerli evitando,però,le poche paginette della prefazione di D.Maraini: un'accozzaglia di parole per non dire niente di così significativo.

Dissezione anatomica precisa e spietata di quello che succede quando la giustizia non funziona: anche l'uomo più probo può "esplodere" innescando una serie di eventi che facilmente oltrepassano l'ostacolo della correttezza e della morale. Di pagina in pagina ci troviamo a sostenere e condannare le azioni di Kohlhaas e tutto ciò che gli succede intorno non ci stupisce perchè tante cose le ritroviamo nell'Italia contemporanea. Da leggere nelle scuole.