Il permesso

Bel libro che ci riporta ai tempi di un'Italia lontana, quella rurale padana della prima metà del Novecento, un mondo duro, povero ed improntato alla ricerca di ogni possibile mezzo di sussistenza. In quel contesto si inserivano la caccia e la pesca, che i contadini padani praticavano per integrare l'alimentazione e le risorse disponibili. Molto bella la rappresentazione dello scarto tra la durezza degli adulti - al limite dell'insensibilità e della crudeltà verso le prede - e l'innata sensibilità dei bambini, portati anche allora a solidarizzare con gli animali nel tentativo, spesso vano, di salvarli dalla morte. Utile la postfazione dell'autore, che dà atto della durezza di quel mondo e dell'auspicio di una nuova sensibilità e di un nuovo modo di relazionarsi con gli animali, che negli ultimi decenni ha senz'altro preso campo.

La narrativa è un pò difficile per il bambini poichè un po' troppo specifica almondo della caccia e,dunque fa perdere interesse/convolgimento (strano essendo un libro di Mario Lodi).Buono il messaggio