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Cosa fa un artista? Crea innovazione, influenza il pensiero, emoziona. Ecco perché i grandi chef di oggi non sono distanti dai geni creativi d’un tempo. Viviamo una sorta di Rinascimento gastronomico e la mostra ‘Regine & Re di Cuochi’ va interpretata in questa ottica. L’esposizione, dal 16 marzo al 5 giugno 2016 nella Palazzina di Caccia di Stupinigi in provincia di Torino, racconta 33 grandi interpreti della cucina italiana che hanno lasciato un segno nella gastronomia moderna: da Massimiliano Alajmo ad Heinz Beck, da Giuseppe e Mirella Cantarelli a Carlo Cracco, da Antonia Klugmann a Fabio Picchi.
Il Catalogo della Giunti editore è un viaggio di 360 pagine nella vita di questi moderni scultori del cibo, con immagini fotografiche dei piatti più glamour. Alcuni sono eroi del piccolo schermo. Siamo abituati a vederli spadellare, caramellare, farcire, decorare ogni cosa, ognuno con il suo stile. Dal classico all’avanguardista, dal minimalista al destrutturato. Ma quanto li conosciamo davvero? Quale essenza finisce in quelle pietanze, quale messaggio?
Sfogliando il catalogo si resta basiti all’idea assurda, azzardata e irresistibile del ‘croccantino di foie gras’ di Massimo Bottura, uno stecco gelato che gelato non è. La cucina dello chef dell’Osteria Francescana di Modena è progetto, visione, memoria. Grandi personaggi o, più comunemente, uomini talentuosi. Alcuni dei quali non hanno perso l’abitudine di prendersi poco sul serio. Ci si imbatte volentieri nell’ironia di Moreno Cedroni. Il primo cuoco al mondo ad aprire una salumeria di pesce (Anikò, a Senigallia), con le sue irriverenti ‘scatolette’. Brio e colore sono la sua firma.
Un volume che ci fa sbirciare nelle cucine dei pluristellati ristoranti italiani, e che assegna al lettore la responsabilità di saper leggere le storie che ogni piatto racconta.
Recensione di Emanuela De Pinto
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